Gas/2: cambia il vento anche per le imprese agricole
Il calo bollette un sollievo dopo la stangata da 9 miliardi nel 2022
![Impresa agricola](https://www.efanews.eu/resources/big/3a172eada9e1d5ef33a192a51298a8d6.jpg.webp)
Il calo delle bollette del gas aiuta le famiglie (vedi notizia EFA News), ma anche le imprese, che in agricoltura per effetto valanga dei rincari energetici sono state costrette a fare i conti con l’impennata dei costi di produzione di 9 miliardi di euro nel 2022. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sugli effetti diretti ed indiretti del contenimento dei costi energetici a partire dalle bollette del gas. "Durante lo scorso anno – sottolinea – sono aumentati sensibilmente i prezzi dei prodotti acquistati dagli agricoltori (+24%) con balzi che arrivano al 63% per i concimi la cui produzione dipende fortemente dall’andamento delle quotazioni del gas. Le difficoltà economiche hanno portato a ridurre l’acquisto di mezzi tecnici indispensabili per le coltivazioni già duramente colpite dal clima anomalo con cali che vanno dal 14% per gli acquisti di trattori fino al -30% proprio per l’uso dei concimi il cui aumento è influenzato dal fatto che la produzione mondiale dipende fortemente dal costo del gas ed è concentrata in Russia e Bielorussia".
L’inversione di tendenza nelle quotazioni del gas con il calo del 40% del costo dei fertilizzanti evidenziata da Consorzi Agrari d’Italia (vedi EFA News)è importante per i bilanci delle imprese agricole e per garantire la produttività delle coltivazioni con la riduzione della dipendenza dall’estero a sostegno della sovranità alimentare del Paese. La produzione agricola e quella alimentare in Italia assorbono oltre il 11% dei consumi energetici industriali totali per circa 13,3 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti (Mtep) all’anno, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Enea. Nel sistema agricolo i consumi diretti di energia includono i combustibili per trattori, serre e i trasporti mentre i consumi indiretti ci sono quelli che derivano da fitosanitari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica (4,7 Mtep). Il comparto alimentare richiede invece ingenti quantità di energia per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origine animale e vegetale, funzionamento delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro (8,6 Mtep).
"Si tratta di una bolletta energetica pesante nonostante nel tempo si sia verificato un contenimento dei consumi energetici grazie alle nuove tecniche e all’impegno degli agricoltori per la maggiore sostenibilità delle produzioni anche con l’adozione di tecnologie 4.0 per ottimizzare l’impiego dei fattori della produzione. Senza dimenticare – conclude Coldiretti – che a migliorare il bilancio energetico della filiera ci sono gli investimenti nell’economia circolare con la produzione di bioenergie, dal fotovoltaico sui tetti di stalle e capannoni rurali fino alla valorizzazione dei reflui degli allevamenti con il biometano che va sostenuto adeguatamente".
EFA News - European Food Agency