Cantina Soave chiude il 2022 con fatturato al +16%
L'azienda cambia nome in Cadis 1898, inglobando anche Montecchia, Illasi e Terre del Lago
Cantina di Soave conclude il 2022 con un fatturato in crescita e cambia denominazione, assumendo l'acronimo che riprende le iniziali del suo nome originario associato all'anno di nascita. Nel suo 125° anniversario, nel quadro di un'ampia riorganizzazione strategica, la cantina prenderà a chiamarsi Cadis 1898. Sotto la la nuova denominazione si ritroveranno le quattro cantine principali: Cantina di Soave, Cantina di Montecchia, Cantina di Illasi e Terre al Lago.
Il bilancio d’esercizio 2022 per l'azienda vitivinicola veneta si è chiuso con un fatturato di 143,8 milioni di euro (+16 % sul 2021), costituito per il 66% dal mercato italiano e per il 34% da quello estero, nonostante un calo dei volumi del -6%. I 2000 soci viticoltori quest’anno hanno visto la liquidazione delle uve salire a 66,5 milioni di euro con una redditività media per ettaro di oltre 10.300 euro. “Negli ultimi anni ci siamo accorti di una certa difficoltà dei clienti che si trovavano ad acquistare, ad esempio, una bottiglia di Valpolicella con la dicitura Cantina di Soave”, sottolinea il direttore generale di Cadis 1898 Wolfgang Raifer.
Da qui è nata l’esigenza di essere più specifici e soprattutto di dare risalto ad ogni singola realtà territoriale. Sul mercato ora si troveranno i vini Soave marchiati Cantina di Soave, i Valpolicella di Cantina di Illasi, i Lessini Durello di Cantina di Montecchia di Crosara e i Bardolino e Custoza di Terre al Lago. “Tutto ciò”, afferma Raifer, “è stato fatto con un obiettivo preciso: dare un’identità precisa ad ogni nostra etichetta e al territorio dove nasce, portando allo stesso tempo avanti quella che è da sempre una nostra missione: mettere in primo piano le denominazioni scaligere e il loro territorio”.
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