Agricoltura Sardegna: assessore Satta incontra il comparto ortofrutticolo
Il caro trasporti non penalizzi il futuro delle nostre eccellenti produzioni/Video
E' fissata per domani invece la riunione coi sindaci dei comuni coinvolti dall’invasione delle cavallette, per pianificare e illustrare gli interventi urgenti
“È evidente che il problema principale per il comparto ortofrutticolo risieda nel caro trasporti, che incide pesantemente sull’economia del settore, a fronte dell’eccellenza delle produzioni”.
Lo ha detto l’assessore regionale dell’Agricoltura, Valeria Satta, che questa mattina ha ricevuto nell’assessorato di via Pessagno i rappresentanti del comparto ortofrutticolo della Sardegna.
L’assessore Satta ha ascoltato le istanze portate dai lavoratori, tra le quali è appunto emersa, in particolare, la richiesta di una soluzione al problema del caro trasporti che penalizza le produzioni isolane sul mercato.
“Sulla scia degli incontri che sto tenendo dal mio insediamento all’assessorato dell’Agricoltura – ha spiegato Valeria Satta – era per me fondamentale dare ascolto al settore dell’ortofrutta, motore principale nell’economia del comparto agricolo regionale, produttore di beni preziosi. La realtà agricola della Sardegna – ha sottolineato l’assessore – è una realtà che funziona, ne sono prova le tante aziende con una storia forte e positiva. La Sardegna ha tanti comparti che lavorano bene; l’incontro odierno era necessario a capire quali siano le problematiche specifiche del settore dell’ortofrutta, e a trovare quindi le soluzioni atte a porvi rimedio nella maniera più rapida ed efficace”. In basso, il video dell'incontro.
E' prevista invece per domani la riunione dell’assessore con i sindaci dei comuni coinvolti dall’invasione delle cavallette. “Abbiamo dato disposizioni all’Agenzia Laore – afferma oggi Satta – per attuare nell’immediato le azioni di contrasto. Inoltre sono state date le indicazioni per il subitaneo avvio delle azioni di divulgazione, da attuare nei territori interessati, già dal prossimo 23 febbraio. Ciò in linea con quanto previsto nel piano d’azione recante le misure di contrasto delle infestazioni acridiche in Sardegna. Il problema avrebbe dovuto essere affrontato da tempo, è dunque necessario agire con urgenza e non si può più attendere”.
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