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Agricoltura di montagna: Regioni Arco Alpino chiedono tutela

A confronto col Masaf, richiamata l'attenzione sulle peculiarità dell'allevamento estensivo

Le amministrazioni regionali dell'Arco alpino hanno chiedono un riconoscimento specifico a pieno titolo delle specificità dell’allevamento di montagna, come la salvaguardia e la valorizzazione delle razze autoctone e l’agricoltura estensiva. E' quanto emerge da un incontro tenutosi nella giornata di ieri tra il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida e gli assessori regionali di detta area. "Abbiamo fatto fronte comune affinché sia valorizzata l’organizzazione del nostro sistema di allevamento che si è plasmato sulle tipicità dei nostri territori di montagna e che consente da sempre di mantenere e dare valore alle aree più fragili e marginali", ha dichiarato a riguardo Davide Sapinet, assessore all'agricoltura della Valle d'Aosta. "Questa istanza è stata sollevata in prima battuta dalla Valle d’Aosta - ha spiegato in una nota - in quanto per noi la tutela delle nostre peculiarità è particolarmente sentita, poi è stata condivisa e supportata con convinzione anche dalle altre Regioni".

Questo stesso tema è stato al centro anche di un incontro tecnico, tenutosi a Roma mercoledì, tra alcuni dirigenti dell’assessorato e i loro colleghi delle Regioni dell’Arco alpino con i funzionari del Ministero. Anche in questa sede, è stato chiesto in modo pressante che "le peculiarità dell’allevamento estensivo di montagna siano tenute in considerazione nella definizione dei requisiti richiesti agli allevatori per il riconoscimento degli standard di benessere animale e, di conseguenza, per poter beneficiare dei relativi aiuti, garantendo loro, in questo modo, la piena adesione a questo tipo di sostegno".

“Ho anche sollevato un altro argomento molto importante per la nostra Regione - prosegue l'assessore Sapinet - ovvero la richiesta che lo Stato intervenga per provvedere alla copertura finanziaria delle campagne pregresse delle misure a superficie non ancora saldate. Una questione sulla quale mi sono impegnato a più riprese già con il ministro Patuanelli e che ora chiediamo che venga finalmente risolta dal ministro Lollobrigida”.

Nel corso degli incontri con gli assessori regionali e poi con il ministro, si è parlato anche di aspetti fitosanitari concernenti la flavescenza dorata, delle criticità legate alla gestione della fauna selvatica, toccando i problemi degli ungulati e della diffusione della peste suina africana, e della problematica legata alla presenza del lupo.

“Il ministro Lollobrigida ci ha preannunciato che saranno organizzati incontri regolari, per mantenere aperto sia il confronto politico sia l’interlocuzione su aspetti tecnici con i componenti del suo staff”, conclude Sapinet.

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EFA News - European Food Agency
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