La catena distributiva francese Auchan sarebbe "un'arma dell'aggressione russa". L'accusa arriva direttamente dal ministero degli Esteri ucraino, a seguito di un rapporto investigativo, in base al quale Auchan starebbe fornendo le sue merci all'esercito di Mosca. "L'anno scorso ho esortato il mondo a boicottare Auchan per non essersi ritirato dalla Russia e non aver smesso di finanziare i crimini di guerra. Tuttavia, la realtà sembra essere molto peggiore: Auchan si è evoluto in un'arma a tutti gli effetti dell'aggressione russa", ha dichiarato su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.

Secondo un rapporto congiunto del quotidiano francese Le Monde e dei siti web investigativi The Insider e Bellingcat, la filiale di Auchan in Russia avrebbe fornito all'esercito russo prodotti per un valore di 2 milioni di rubli (27.000 dollari). Citando una fonte anonima, l'inchiesta aggiunge che tale cessione sarebbe stata fatta gratuitamente.

Come azienda, Auchan si è detta "molto sorpresa" dai rapporti e ha sottolineato che gli unici elementi che aveva fornito per le indagini "risalgono al marzo 2022", poche settimane dopo l'inizio dell'invasione della Russia. "Non finanziamo né partecipiamo volontariamente e attivamente a nessuna raccolta fondi per le forze russe", dichiarano dal Gruppo. In un post su Facebook, la filiale ucraina di Auchan si è dichiarata "scioccata" dalle notizie.

Auchan è un raro caso di azienda occidentale (un altro è Leroy Merlin, anch'essa francese) che ha proseguito i suoi affari in Russia anche dopo lo scoppio della guerra. "Abbandonare i nostri dipendenti, le loro famiglie e i nostri clienti non è una nostra scelta”, aveva dichiarato la multinazionale il 27 marzo 2022. Nonostante il presidente ucraino Volodymir Zelensky avesse sollecitato le aziende francesi a ritirarsi dal mercato russo, Auchan non lo ha fatto, affermando di voler soddisfare i “bisogni alimentari essenziali” della popolazione.