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CLARA MOSCHINI

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Regione Piemonte si mobilita contro la siccità

La giunta mette in dotazione 756 mln euro per il quinquennio 2023/2027 in attuazione della Pac

In uno scenario agroalimentare piuttosto drammatico, segnato da una persistente siccità, la giunta regionale del Piemonte mette in dotazione 756 milioni di euro per il quinquennio 2023/2027. Lo stanziamento arriva in attuazione del Piano strategico nazionale della Politica agricola comune (Pac), per cui la giunta ha adottato il Complemento di Sviluppo Rurale (Csr) 2023-2027 della Regione, il documento che esplicita la strategia regionale per lo sviluppo rurale del Piemonte.

“Meno burocrazia sarà la parola chiave e la priorità per questa nuova programmazione, perché per fare in modo che le risorse producano gli effetti necessari è fondamentale potervi accedere in modo più facile e veloce”, sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

“L’adozione del Complemento di sviluppo rurale del Piemonte, definito dalla Regione sulla base delle esigenze e delle priorità espresse dal mondo rurale è un passaggio fondamentale per poter attivare tra aprile e giugno 2023 i primi bandi a sostegno dei soggetti del nostro territorio, dando così una continuità con la precedente programmazione del Programma di sviluppo rurale 2014-2022”, dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura, cibo, caccia e pesca Marco Protopapa.

La nuova programmazione punta alla sostenibilità ambientale, in linea con le strategie dell’Agenda 2030, del Green Deal e di Farm to Fork, e la Strategia Nazionale per lo Sviluppo sostenibile. "Gli interventi sono rivolti prioritariamente a salvaguardare i livelli di produzione minacciati dal cambiamento climatico, in particolare dalla siccità, alla tutela della risorsa idrica, alla produzione di energia da fonti rinnovabili ed al benessere animale. Incentiva le produzioni da agricoltura integrata, biologica e di precisione; e le attività rivolte a favorire l’innovazione in agricoltura e i processi di digitalizzazione nei settori agricolo, forestale e agroalimentare. Inoltre prosegue il sostegno ai giovani agricoltori e alle aziende in aree svantaggiate, come quelle in aree montane", si legge in una nota della Regione.

E' proprio la siccità, il più grande cruccio per gli agricoltori piemontesi in questo scorcio dell'anno. Un'anomala situazione che si manifesta in modo particolarmente drammatico nella Val Sesia, dove il fiume si presenta quasi completamente asciutto all'altezza di Doccio. Il lago dell'Ingagna, nel biellese è sceso a un milione e mezzo di metri cubi d'acqua, laddove il massimo potenziale è rappresentato da otto milioni di metri cubi. Secondo quanto riferiscono alcuni media, in questi giorni ben sette comuni piemontesi devono ricorrere alle autobotti: un drammatico replay di quanto già visto la scorsa estate dove i razionamenti avevano colpito qualche decina di località.

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