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CLARA MOSCHINI

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Accesso al credito, agricoltori preoccupati

Timori per l’inasprimento dei tassi d’interesse dei prestiti e la scadenza delle misure straordinarie per il covid

Copagri rilancia l’allarme sull’imminente scadenza delle misure straordinarie attivate durante la fase pandemica e chiede di istituire un Tavolo permanente. A pochi giorni dal primo intervento in tema di accesso al credito (vedi Efanews dal titolo Credito agricolo. Copagri: "C'è in gioco anche il Pnrr") la Confederazione produttori agricoli torna sul tema ampliandolo ai prestiti erogati sulla scorta della “garanzia covid”, messi in campo durante la pandemia, che prevedevano una durata di 24 o 36 mesi e, che, dunque, sono quindi prossimi alla scadenza.

Un appuntamento che, secondo la confederazione, rischia di diventare un problema che si aggiunge ai tanti già sofferti dal comparto. “Come se non bastassero gli incrementi record dei costi di produzione e dell’energia, solo parzialmente compensati dai contenuti aumenti dei prezzi in campo sul settore primario -sottolinea il presidente Copagri Tommaso Battista-, pesa anche la spada di Damocle della questione del credito, con l’inasprimento dei tassi d’interesse per i prestiti bancari, in atto ormai da diversi mesi, e con la scadenza delle misure straordinarie attivate durante la fase pandemica, quali le moratorie sui crediti e i prestiti garantiti al 100% dallo Stato per aiutare le imprese in difficoltà a causa dell’emergenza coronavirus”.

“Per le tantissime imprese agricole che hanno beneficiato di questi prestiti con garanzia statale, erogati con molta più facilità dalle banche proprio perché coperti dallo Stato e dai Confidi -aggiunge Battista-, c’è il fortissimo rischio, qualora siano nelle condizioni di non poterli rimborsare, di ritrovarsi in una situazione molto delicata e complessa. Per tutti i settori produttivi che hanno beneficiato di questi aiuti, e a maggior ragione per le imprese agricole, che storicamente hanno sempre scontato una notevole difficoltà nell’accesso al credito, diventa quindi fondamentale un intervento del Governo a garanzia dei crediti aperti nel periodo del Coronavirus, soprattutto per le aziende medio-piccole”. 

In mancanza di un intervento deciso del Governo “scaduto il prestito dello Stato -dice Battista- le banche non solo non riconcederanno le stesse garanzie, ma ricominceranno a erogare il credito con più difficoltà.
Quello del credito -aggiunge il presidente- è un tema molto sentito in qualunque settore produttivo: la disponibilità di risorse e di prodotti finanziari, infatti, rappresenta senza ombra di dubbio una delle condizioni indispensabili per la crescita di una qualsiasi impresa o attività produttiva. Desta quindi non poca preoccupazione la diminuzione degli strumenti a disposizione degli imprenditori agricoli. Aldilà dell’emergenza e della contingenza del momento, infatti, agevolare e semplificare l’accesso al credito per i produttori agricoli, con il fine di rendere appetibili agli istituti di credito le operazioni richieste dalle aziende, resta un obiettivo concreto sul quale continuare a lavorare e verso il quale indirizzare l’attività di Governo”.

“Anche e soprattutto per queste ragioni -conclude Battista- in tempi non sospetti Copagri aveva sollecitato l’istituzione di un tavolo di confronto permanente sul credito in agricoltura, intorno al quale riunire le istituzioni, le organizzazioni di settore e l’Abi, l'Associazione bancaria italiana”. 

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EFA News - European Food Agency
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