Il colosso lattiero-caseario francese Lactalis (che in Italia controlla Parmalat, Galbani e altri svariati marchi) è sotto processo penale in Francia con l'accusa di mancato ritiro e richiamo di prodotti, frode e lesioni personali negligenti. Lo ha annunciato la stessa società. 

La vicenda risale al 2017, quando furono riscontrati decine di casi (in tutta la Francia e in vari altri paesi) di salmonella diffusa attraverso un latte in polvere per l'infanzia confezionato nello stabilimento di Craon, della società controllata Celia-Laiterie. La produzione presso il sito di Craon in Francia fu sospesa nel dicembre 2017 nell'ambito di un'indagine su un focolaio di Salmonella Agona.

L'epidemia, che all'epoca suscitò grande impressione, ha colpito 38 bambini in Francia, due in Spagna e uno in Grecia. Almeno 18 bambini sono stati ricoverati in ospedale.

Lactalis ha dovuto richiamare più di 7.000 tonnellate di prodotti sospetti di contaminazione confezionati a metà febbraio 2017. La formula richiamata era stata distribuita in più di 80 paesi e il richiamo ha richiesto il coinvolgimento della Rete internazionale delle autorità per la sicurezza alimentare (INFOSAN), gestita FAO e dall'OMS.

Gli investigatori hanno scoperto che si trattava dello stesso ceppo responsabile di 141 malattie nel 2005, quando il sito di produzione di Craon era di proprietà di Célia.

Sono state presentate diverse centinaia di denunce, tra cui un gran numero per truffa aggravata, e diverse decine di persone sono state interrogate dagli investigatori. Nel corso delle indagini, nell'ottobre 2019 è stato anche interrogato il patron del gruppo, Emanuel Besnier.

All'avvio del processo l'azienda ha annunciato che "si impegnerà in modo pieno e trasparente. La sfida di questo procedimento è consentire l'emergere della verità scientifica in questa complessa vicenda industriale”.