Close the Gap/3. Coop lancia una campagna per le donne iraniane
Iniziativa nata con la collaborazione di Amnesty International Italia
La campagna Coop per l’inclusione di genere “Close the Gap. Riduciamo le differenze” giunge al suo terzo anno. Al via l’azione di sensibilizzazione e mobilitazione a sostegno della popolazione iraniana che lotta per la libertà; una iniziativa nata con la collaborazione di Amnesty International Italia.
La principale novità del “Close the Gap 2023” propone a tutti una azione di sensibilizzazione e mobilitazione a sostegno della popolazione iraniana che lotta per la libertà; una iniziativa nata con la collaborazione di Amnesty International Italia e presentata al Teatro Litta di Milano.
Da marzo a fine aprile sarà a disposizione una cartolina sia cartacea che digitale da ritagliare e spedire, che riporta un messaggio a favore delle libertà per il popolo iraniano. Su un lato, dei capelli lunghi e folti, come quelle delle pubblicità per capelli, con inciso sopra il tratteggio per il taglio proprio al centro dell’immagine, proprio come se tagliassimo quella lunga chioma, gesto ormai simbolo della protesta delle donne iraniane che ha fatto il giro del mondo. Dall’altro lato un testo curato da Amnesty International Italia che offre dati e informazioni a sostegno dell’azione di protesta e in calce la propria firma da apporre. Sarà poi Coop a raccogliere tutte le cartoline giunte entro il 30 aprile e a recapitarle all’Ambasciata dell’Iran in Italia. Una sorta di postcards bombing per non spegnere mai la luce su un movimento di protesta che ha bisogno dell’attenzione mediatica mondiale. Stampata in circa 2 milioni di copie, la cartolina cartacea sarà inserita in settimanali di testate nazionali oltre che in tutte le riviste di Coop destinate ai soci (nel mese di aprile quando saranno posizionate nella rete vendita di Coop urne che raccoglieranno le cartoline firmate). A queste si affiancherà la possibilità dell’adesione digitale sul sito www.e-coop.it a partire dall’ 8 marzo.
“Il movimento cooperativo nasce dall’idea che l’azione di uno solo prende forza quando è affiancata da una simile azione di molti – osserva Marco Pedroni presidente Coop Italia e Ancc-Coop – Ecco la nostra iniziativa sposa esattamente questo principio. I regimi temono l’attenzione internazionale sulle loro proteste interne e il governo iraniano non fa eccezione. Proprio per questo ci dobbiamo assumere il compito di tenere alta l’attenzione dei media anche italiani sulla questione delle libertà delle donne e degli uomini in Iran. Già a dicembre Coop aveva espresso la sua solidarietà per le rivendicazioni contro la morte di Mahsa Amini pubblicando una immagine evocativa. Oggi chiediamo di aggiungere la voce degli italiani alla nostra voce, perché risulti più forte e chiara. Più cartoline arriveranno, più incisivo sarà il messaggio che consegneremo”.
Ad Amnesty International Italia il compito di raccontare il lavoro svolto in difesa dei diritti umani in Iran con la presenza del suo portavoce italiano Riccardo Noury e dell’attivista per i diritti dei popoli iraniani Parisa Nazari. Fuggita dall’Iran da giovane, Parisa dal 2019 ha deciso di esporsi apertamente contro il regime iraniano sostenendo le proteste dei suoi connazionali in patria. Finché è stato possibile si è recata ogni anno in Iran e a Milano ha descritto cosa sta succedendo oggi nel suo paese d’origine. Stando ai dati diffusi da Amnesty si stima che siano stati oltre 400 i manifestanti morti per mano delle forze di sicurezza e di quelle paramilitari, che fanno un uso sconsiderato e illegale delle armi da fuoco. Tra questi, sono almeno 50 i minorenni la cui vita è stata spezzata dai proiettili, dai pallini da caccia o dai pestaggi: ragazze e ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 17 anni. Al 15 dicembre proprio Amnesty aveva notizia di 26 giovani manifestanti a rischio di pena di esecuzione per mano del regime iraniano, tra coloro che sono stati già condannati e quelli che attendono il processo ma vedono pendere su di loro accuse che prevedono la pena di morte.
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