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CLARA MOSCHINI

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Ortofrutta/3. Sovranità alimentare a rischio

Secondo Alleanza Cooperative occorre subito un "piano strategico" che rafforzi la competitività del comparto

“Gli effetti dei cambiamenti climatici e le politiche comunitarie sulla sostenibilità rischiano seriamente di apportare un duro colpo al comparto ortofrutticolo, causando la scomparsa di intere filiere produttive. È indispensabile pertanto agire al più presto, attraverso un piano strategico di ampio respiro che rafforzi la competitività del comparto ortofrutticolo”. È questo il commento di Davide Vernocchi, coordinatore Ortofrutta di Alleanza cooperative agroalimentari, che ha partecipato oggi al Tavolo Ortofrutticolo convocato dal Masaf e che si è svolto alla presenza del ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida.

“Sul settore ortofrutticolo -aggiunge Vernocchi- incombono alcuni delicati dossier comunitari, fortemente connotati dal punto di vista ideologico, che andrebbero a ridurre drasticamente l’utilizzo dei fitofarmaci con il regolamento Sur e a dar vita ad una normativa su gli imballaggi che obbligherebbe ad offrire ortofrutta fresca nei punti vendita senza alcun tipo di confezionamento, se di peso inferiore a 1,5 chili, entrambi avranno un impatto rilevante sulle nostre imprese, già colpite dall’aumento dei costi energetici, degli imballaggi e delle materie prime. Le progressive limitazioni all’utilizzo di sostanze indispensabili per la difesa delle colture e l’impossibilità di poter far ricorso a valide alternative -spiega- avranno come inevitabile conseguenza un inesorabile calo produttivo di specie frutticole un impoverimento complessivo della ricchezza della nostra biodiversità, che dovrebbe invece rimanere un vanto assoluto del nostro paese, visto che l’Italia annovera qualcosa come 350 specie vegetali coltivate, contro meno di 30 dei paesi del Nord Europa”. 

Tra gli esempi più significati illustrati dal coordinatore di Alleanza cooperative, c'è il dimezzamento della produzione delle patate in Italia che in 15 anni è passata da 70.000 ettari ai 30.000 previsti per l’attuale campagna e il drastico calo produttivo di produzioni come le pere negli ultimi anni per via dell’andamento climatico anomalo e dell’attacco di insetti patogeni.

"A causa anche del clima di incertezze determinato dalla crisi idrica e dalla mancanza di manodopera -prosegue il presidente-, il nostro Paese rischia di perdere competitività rispetto agli altri principali paesi produttori, specie perché altrove si stanno facendo scelte diverse”. Il governo francese, ha ricordato il coordinatore Ortofrutticolo di Alleanza Cooperative, “ha annunciato la scorsa settimana di aver messo a punto insieme alle associazioni del settore un programma pluriennale con una dotazione di ben 200 milioni per rilanciare la competitività della filiera ortofrutticola, con l’obiettivo di rafforzare le quote di mercato sul mercato interno della produzione made in France”.

Vernocchi ha quindi chiesto che il fondo istituito per la sovranità alimentare possa essere utilizzato anche per agire rapidamente sulla liquidità delle imprese e delle cooperative e dalle organizzazioni di produttori ortofrutticoli “anche utilizzando al meglio le risorse che verranno dal Pnrr, che andranno coordinate in funzione alle reali esigenze delle imprese. Il dicastero della Sovranità alimentare non può fare a meno di intervenire a tutela del made in Italy ortofrutticolo, un comparto strategico dell’agroalimentare nazionale che rischia seriamente di perdere quote di mercato, a tutto vantaggio delle produzioni provenienti da paesi extra Ue, che non devono rispettare le normative comunitarie in tema di sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale”.
 

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EFA News - European Food Agency
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