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Aceto Balsamico Modena: approvata modifica disciplinare

Aumentate le tutele per consumatori e produttori

Tra le modifiche, nuovi formati per la vendita, ulteriori parametri qualitativi per il prodotto invecchiato e un sistema di controllo sempre più efficace

Dopo il Prosciutto di Parma (leggi notizia EFA News), un altro prodotto Dop italiano vede accolta la richiesta di modifica del disciplinare dell'Unione Europea. Il lunghissimo iter per l'Aceto Balsamico di Modena è partito nel 2015, fino a quando la Commissione ha accolto pienamente le argomentazioni e le richieste del Consorzio di Tutela e del ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.

“L’iter è stato lungo e travagliato – afferma Mariangela Grosoli, presidente del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena – ma finalmente siamo giunti al termine e possiamo implementare operativamente le novità normative introdotte. Ringrazio tutti coloro che ci hanno supportato in questo lavoro impegnativo e, in primis, il ministero e tutti i funzionari che hanno avuto un ruolo attivo nella procedura”.

Tre sono i grandi temi toccati dalle modifiche: nuovi parametri qualitativi dell’Aceto Balsamico di Modena Invecchiato; l’ampliamento della gamma dei contenitori in cui sarà possibile imbottigliare il prodotto e l’ampliamento e l’integrazione del sistema di controllo della filiera. Novità che per il consumatore vogliono dire: più scelta, più qualità e più garanzie.

Per quanto riguarda il primo aspetto, “il nuovo Disciplinare prevede un aumento della densità minima prevista per l’Aceto Balsamico di Modena Invecchiato, abbassandone al contempo l’acidità – spiega Federico Desimoni, direttore del Consorzio – e dando la possibilità di affiancare alla dicitura “Invecchiato” l’indicazione del periodo minimo di invecchiamento pari a tre anni. Una modifica importante che siamo convinti valorizzerà ulteriormente il segmento dell’Invecchiato, permettendo di offrire un prodotto che risponde alle aspettative e al gusto del consumatore di oggi. Questa modifica diventa ancor più rilevante se abbinata alla seconda novità – continua il direttore – con cui si sono introdotte, nella gamma di bottiglie in cui il prodotto può essere commercializzato, anche bottiglie più piccole fino ad arrivare a quella da 100 ml”.

Il disciplinare appena approvato amplia infine la gamma dei soggetti della filiera sottoposti al controllo dell’ente di certificazione aggiungendo la categoria dei produttori di vino e integra il sistema di controllo introduce le analisi isotopiche strumento estremamente efficace per la verifica dell’autenticità delle materie prime. Il prossimo passaggio verso l’attivazione delle nuove norme sarà quello della pubblicazione del decreto ministeriale sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, attesa nelle prossime settimane, e, infine, la modifica del Piano di Controllo che determinerà l’entrata in vigore e l’operatività di quanto disposto nel nuovo disciplinare.

lml - 29911

EFA News - European Food Agency
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