Sostenibilità: carni e salumi italiani esempio europeo
La via tracciata da Assica è quella giusta, secondo i dirigenti della Commissione
A Bruxelles, alla presenza delle massime autorità europee per il comparto agroalimentare, si è svolta tavola rotonda “Different roles, Same goals” (“Ruoli diversi, stessi obiettivi”) organizzata da Assica (Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi) per condividere con la Commissione il percorso di sviluppo sostenibile del settore che la vede protagonista insieme ad Ivsi (Istituto Valorizzazione Salumi Italiani).
“Nel 2018 l’Istituto si è dotato di un Manifesto, poi aperto a tutte le aziende, che indicava un nuovo modello di sviluppo per affrontare il cambiamento, ripensando la nostra mission per fondarla sui valori dell’ambiente, del sociale e della governance – ha esordito Francesco Pizzagalli, Presidente Ivsi – nel suo intervento inaugurale. L’evoluzione di questo lavoro ci ha portato ad individuare una serie di obiettivi sostenibili dell’Agenda 2030 dell’ONU, al raggiungimento dei quali il settore della salumeria ritiene di poter dare un contributo significativo. Abbiamo quindi definito un manuale, “la cassetta degli attrezzi” da consegnare a tutte le nostre aziende, che ha preso il nome di “Programma Sostenibilità”, una raccolta di buone pratiche e impegni aziendali e dell’Associazione verso lo sviluppo sostenibile del settore”. Il documento è stato incluso dalla Commissione nella lista degli European Code of Conduct on responsible food business and marketing practices.
Il prof. Marco Frey, Presidente della Fondazione Global Compact Italia, ha sottolineato la serietà di questo percorso ed il suo valore come modello replicabile: “Quello di Assica è uno dei rari casi in cui i first movers non sono singole aziende all’avanguardia ma è l’intero settore che decide di mettersi in moto, con un commitment condiviso che nasce dalla percezione dell’urgenza di questa trasformazione. Una delle ragioni del successo è che ci si è dotati di un metodo e di indicatori, ponendosi obiettivi ambiziosi ma step realistici, in una logica collettiva che guarda sia a monte, all’allevamento, che a valle, al mercato, come unica via per avere la spinta necessaria per un cambiamento culturale che non vuole lasciare nessuno indietro”.
Sandra Gallina – Direttore Generale di DG SANTE, si è complimentata con Assica per il suo contributo sempre fattivo e propositivo sia sul Code of Conduct on Responsible Food Business and Marketing Practices (uno dei primi risultati della strategia Farm to Fork e parte integrante del suo piano d'azione) che per il ruolo di apripista sulla sostenibilità, un tema in cui il settore animale, forse facendo di necessità virtù, si sta muovendo più velocemente e in modo più coeso di altri a livello europeo. La sostenibilità – ha ribadito – è inclusiva, riguarda tutti i settori alimentari, ed è complessa, oggi più che mai.
Anche Micheal Scannell, Vicedirettore Generale della DG AGRI, ha riconosciuto come la salumeria italiana sia un eccellente esempio, di stimolo anche per altri, un settore importante, reattivo e resiliente, che ha compreso come oggi sia necessario perseguire la qualità, i valori e non i volumi (“eat less but eat better”). Ha quindi ribadito che la Commissione continuerà a supportare anche economicamente la promozione dei prodotti di origine animale, sostenendo in parallelo l’attenzione alla sostenibilità, proprio perché fra i due concetti non vi è contraddizione ma complementarità.
In rappresentanza della DG TRADE è poi intervenuto Leopoldo Rubinacci, Vicedirettore Generale, che ha posto l’accento sulla sostenibilità come elemento di competitività che può favorire le aziende europee in un mercato globale, rimarcando gli ottimi risultati raggiunti dal settore sul fronte dell’export.
Il dibattito proseguito con gli interventi dei rappresentanti del settore, Davide Calderone – Direttore Assica e Birthe Steenberg – Segretario Generale di Avec (EU Poultry Meat Association) e LiveStockVoice. Il primo, ha richiamato gli asset centrali del percorso che Assica sta compiendo, ribadendo come il “Programma Sostenibilità” non sia un punto di arrivo bensì il primo e importante step di un percorso che proseguirà senza soluzione di continuità. Birthe Steenberg ha invece focalizzato il suo intervento sull’importanza di informare correttamente i consumatori, ricordando come siano ancora purtroppo molti i pregiudizi sugli allevamenti, insistendo sull’importanza di guardare ai dati e ai fatti e sull’educazione su questi temi, fin da bambini.
Le conclusioni sono state affidate a Stefano Verrecchia – Rappresentante Parlamentare Aggiunto (Rappresentanza permanente d'Italia presso l'UE) che ha invitato tutti a fare proprio il motto “Ambisciously Pragmatic” per sintetizzare quale debba essere l’approccio al tema sostenibilità.
L’evento è rientra fra le attività del progetto “Trust Your Taste, CHOOSE EUROPEAN QUALITY”, co-finanziato dall’Unione Europea e realizzato da Assica.
EFA News - European Food Agency