McDonald’s, il Pomodoro Pachino entra nel menu
Sempre più Made in Italy per la multinazionale, che celebra i 37 anni in Italia
McDonald’s presenta I’m lovin’ it Italy, la nuova piattaforma di comunicazione che celebra 37 anni di impegno e investimenti in Italia. Un percorso di valorizzazione del Made in Italy che parte da lontano e si concretizza grazie a investimenti crescenti e un consolidato legame con il comparto agroalimentare italiano.
La piattaforma è stata annunciata in occasione dell’evento “Dare valore all’Italia: i protagonisti del Made in Italy a confronto sul valore delle filiere e dei territori” – in collaborazione con Qualivita e Origin Italia - che si è tenuto ieri a Roma, presso l’Ara Pacis, alla presenza del ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida. Dall'incontro è emersa una novità tra i fornitori locali: McDonald’s ha raccolto l’invito a coinvolgere il Consorzio del Pomodoro di Pachino Igp e a inserirlo nei propri menu. L'annuncio è stato dato da Giovanni Luca Cannata, vicepresidente della Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera che ha sottolineato l’importanza di un interlocutore capace di rispondere tempestivamente alle esigenze dei territori. Grazie all'accordo tra Consorzio di tutela del pomodoro Pachino Igp e Fondazione Qualivita, sotto l'egida del Masaf, è previsto l'acquisto da parte di McDonald's di circa 250.000 kg all'anno di pomodoro attraverso un piano di promozione relativo a due referenze in assortimento a partire da ottobre 2023.
Lollobrigida ha sottolineato che “l’attenzione del governo per il cibo, il nostro cibo, non è una mera battaglia ideologica. Proprio in questo senso, la sovranità alimentare passa anche dall’impegno a introdurre prodotti Dop e Igp, come il pomodoro pachino, nei menù di grandi catene commerciali. È un risultato molto positivo. Investire sulla produzione nazionale e valorizzare le filiere più deboli è fondamentale. Oggi il valore aggiunto è dato dalla qualità”.
Oggi l’azienda, i cui fornitori sono per l’85% aziende italiane, acquista ogni anno 140mila tonnellate di prodotti provenienti da tutta la penisola, per un investimento pari a oltre 370 milioni di euro. Tra questi ci sono anche 18 ingredienti Dop e Igp, entrati in assortimento per la prima volta nel 2008 e di cui in 15 anni sono state acquistate 4.600 tonnellate.
La stretta relazione con il Paese è dimostrata anche dal percorso di sostenibilità che McDonald’s ha intrapreso ormai da anni all’interno del proprio sistema, coinvolgendo quindi la propria rete di ristoranti e i propri fornitori. Come ha ricordato Antonio D'Amato, ad di Seda International Packaging Group e fornitore storico per McDonald's in molti paesi, "un esempio è la totale eliminazione della plastica monouso dal packaging – ogni anno il risparmio è di 1.000 tonnellate - in favore di materiali più sostenibili, come la carta". Le analisi condotte da Comieco hanno dimostrato la piena riciclabilità dei rifiuti di McDonald’s in carta: circa il 90% del packaging realizzato in carta è 100% certificata e riciclabile.
“Il nostro è un percorso che viene da lontano, iniziato 37 anni fa quando McDonald’s ha fatto il suo ingresso nel mercato italiano, e che ci vede sempre più impegnati e protagonisti nella valorizzazione della filiera agroalimentare e nello sviluppo del sistema-Paese, grazie ai nostri partner, alla nostra rete sul territorio, al milione e 200mila clienti che ci scelgono ogni giorno", ha commentato Dario Baroni, amministratore delegato di McDonald’s Italia. "Crediamo e vogliamo che il nostro impatto positivo sia sempre più rilevante. Ecco perché confermiamo il nostro impegno nell’investire sull’agroalimentare Made in Italy, certi che qualità e italianità siano da un lato la chiave giusta per rispondere alle richieste dei nostri clienti, e dall’altro una via solida attraverso cui contribuire alla crescita del Paese”.
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