Alimentari e bevande, terzo settore per l'export del Piemonte
Nel 2022 il comparto è cresciuto del 13% con con oltre 8 miliardi di Euro di merci esportate
Nel 2022 il valore delle esportazioni piemontesi si è attestato a 59 miliardi di Euro, registrando una crescita del 18,5% rispetto al 2021. Lo dice l'ultimo report di Unioncamere Piemonte, secondo cui "valutando le singole performance trimestrali, l’incremento del valore delle vendite all’estero è derivato da una dinamica fortemente positiva segnata in tutti i trimestri dell’anno". La crescita del 17,6% del periodo gennaio-marzo 2022 è stata seguita da un aumento delle vendite oltre confine di merci piemontesi del 17,7% nel secondo trimestre: nel terzo e nel quarto trimestre, poi, l’aumento delle esportazioni si è attestato rispettivamente al+19% e +19,6%.
Sul fronte delle importazioni, il 2022 per la regione ha registrato un’espansione del 29,4% rispetto all’anno precedente: il valore dell’import piemontese di merci è salito a 45,8 miliardi di Euro. "Il saldo della bilancia commerciale, pari a 13,2 miliardi di Euro, permane, dunque, disegno positivo, ma in calo di circa 1,3 miliardi rispetto all’anno precedente, quando si attestava a 14,5 miliardi", sottolinea Unioncamere.
L'alimentare è uno dei tre settori sul podio: è sul gradino più basso (dopo mezzi di trasporto, primo e meccanica, seconda) con oltre 8 miliardi di Euro di merci esportate nel 2022. Più in dettaglio, il settore alimentari e bevande registra 2.802.579.474 di Euro di import nel 2022 e 8.009.253.262 di Euro di export: proprio per quanto riguarda le esportazioni, i dati determinano una quota del 13,6% e una variazione tendenziale tra il 2021 e il 2022 del 13%. "Il Piemonte chiude il 2022 mettendo a segno un buon +18,5%: segno della maturità del nostro tessuto imprenditoriale e della capacità di intercettare la domanda internazionale -sottolinea Gian Paolo Coscia, presidente di Unioncamere Piemonte-. Il Piemonte ha tutti gli strumenti e le competenze necessarie per affrontare le sfide mondiali e per far conoscere oltre i confini la qualità e l'eccellenza dei propri prodotti e servizi. Le istituzioni devono, però, affiancare il lavoro quotidiano delle aziende con politiche il più possibile strategiche e di visione: solo così potremo rafforzare la competitività dei nostri territori".
Grazie alla crescita a doppia cifra delle vendite oltre confine, il Piemonte si è confermato anche nel 2021 la quarta regione esportatrice con una quota del 9,4%. Analizzando le destinazioni delle vendite piemontesi all’estero, il principale bacino di riferimento risulta anche nel 2022 l’Ue 27, verso cui è diretto 56,2% dell’export regionale, contro il 43,8% destinato ai mercati extra-Ue 27.
Positiva la performance dell’export piemontese verso i mercati comunitari (+20,7%), risultato dovuto principalmente all'export verso la Germania (+23,1%), primo mercato per le vendite all’estero della regione. Crescita importante (+19,2%) anche per l’export verso la Francia, secondo mercato di riferimento. Le vendite verso la Spagna hanno segnato un aumento del 18,7%. Tra i principali mercati Ue 27, incrementi a doppia cifra caratterizzano anche l’export verso la Polonia (+15,6%), il Belgio (+24,9%) e i Paesi Bassi (+27,6%).
Le vendite piemontesi dirette ai Paesi extra-Ue 27 hanno mostrato, nel 2022, un trend lievemente inferiore rispetto a quello medio complessivo, registrando un aumento del 15,7% rispetto all’anno precedente. Su questo risultato hanno influito pesantemente le dinamiche evidenziate verso il mercato statunitense (+18,3%), quello britannico (+11,3%) e quello svizzero (+19,8%). Intensa anche la crescita verso la Turchia (+41,3%), meno elevata rispetto alla media quella cinese (+7,2%). Il mercato russo (-36,7%) e quello ucraino (-36,4%) registrano entrambi cali molto elevati e incidono solo più rispettivamente lo 0,9% e lo 0,2% sul totale delle esportazioni piemontesi.
EFA News - European Food Agency