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Cina, col capodanno di diffonde la peste suina

Improvviso aumento dei focolai di psa negli allevamenti dell'area

Le celebrazioni del Capodanno cinese, dalla vigilia del 31 gennaio fino alla Festa delle Lanterne del 15 febbraio per un totale di 16 giorni di festeggiamenti, hanno portato quest'anno una spiacevole sorpresa: l'improvviso aumento dei focolai di psa, la peste suina africana negli allevamenti cinesi. Tanto che adesso, i dirigenti delle aziende suinicole locali e gli analisti, prevedono una riduzione delle forniture nazionali di carne suina e un aumento dei prezzi della carne.

Secondo fonti di stampa, nonostante l'introduzione di una migliore biosicurezza negli allevamenti del Paese, il virus è circolato quasi continuamente: un analista del mercato suino cinese sostiene addirittura che i focolai della malattia potrebbero ridurre la produzione nazionale di quest'anno fino al 10%. Finora, però, le autorità cinesi non hanno segnalato alcun caso recente di psa ad agenzie internazionali come l'Woah, l'Organizzazione mondiale per la salute animale.

Fatto sta che la peste suina si espande in altri territori e la carne potrebbe arrivare in Cina. All'inizio di febbraio scorso, il virus della peste suina era stato individuato a Taiwan, dopo che quasi la metà dei 107 suini è morta in un piccolo allevamento autorizzato: recenti aggiornamenti hanno indicato che non sono stati rilevati altri casi nel territorio. Le ultime notifiche alla Woah da parte dell'agenzia nazionale per la salute animale riguardano altri quattro focolai di psa in Nepal. 

Il primo a essere confermato è stato un maiale selvatico infetto su circa 1.500 animali in un parco naturale nella regione estremo occidentale del Paese: sembra che l'animale sia stato trovato morto entro 20 chilometri dal confine con l'India. A gennaio e febbraio scorsi, sono stati confermati focolai di peste suina in tre aziende agricole della stessa provincia. Ciascuna delle aziende colpite aveva un allevamento di 12-15 suini. Con questi dati sale a 37 il numero di focolai di psa in Nepal negli ultimi 12 mesi: coinvolti in questi focolai sono stati circa 18.500 suini domestici, oltre agli animali selvatici del parco naturale.

Altri casi si sono verificati in Bhutan e nelle Filippine: questa settimana, le autorità di Carcar City, situata nella Provincia di Cebu, nella Regione del Visayas Centrale hanno dichiarato lo "stato di calamità" nell'area. Ciò è avvenuto dopo la conferma di casi di psa in tre comunità della città: circa 400 maiali erano in attesa di essere abbattuti per controllare la diffusione dell'infezione nell'area, dove ci sono circa 1.000 allevatori di maiali da cortile ma nessun allevamento commerciale.

I controlli della malattia hanno generato alcune controversie nella provincia: il programma nazionale per la psa autorizza i governi locali a stabilire le proprie procedure di protezione, sorveglianza e indagine della malattia, purché siano in linea con i protocolli nazionali del dipartimento dell'Agricoltura. A Cebu, il governo provinciale ha incaricato un laboratorio privato di effettuare i test sulla psa. Inoltre, il governatore ha chiesto di porre fine alla politica di abbattimento di tutti i suini nel raggio di 500 metri da un focolaio confermato (vedi EFA News dal titolo Asia invasa dalla peste suina). Secondo il coordinatore della regione per la psa, l'abbattimento dei suini in questo raggio è necessario e l'area potrebbe essere estesa a un chilometro. Ciò dipende da una valutazione del rischio basata sulle condizioni locali, anche se l'autorità può optare per una politica di "test e distruzione" o "test e macellazione". Nel primo caso, tutti i suini che risultano positivi al virus vengono abbattuti e le carcasse vengono sotterrate, nel secondo caso tutti i suini che risultano negativi al virus possono essere macellati per il consumo. 

Anche nello stato indiano del Kerala, è stato confermato un focolaio di peste suina in un allevamento: non sono stati forniti dettagli sul numero di animali presenti nell'allevamento o sulla probabile fonte di infezione. Le autorità hanno introdotto un divieto di trasporto dei suini verso o da un'area nel raggio di 10 chilometri dall'allevamento. Dopo le recenti segnalazioni di casi di PSA nel Sud Sulawesi, in Indonesia, il governatore della provincia del Nord Sulawesi ha vietato l'ingresso di suini da tutte le altre aree. 

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EFA News - European Food Agency
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