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Cucina italiana patrimonio Unesco: la candidatura è ufficiale

La proposta sarà valutata entro il 2025. Sangiuliano: "Vicenda centrale e importante"

La cucina italiana è ufficialmente candidata come patrimonio mondiale dell'Unesco. La proposta sarà valutata entro il 2025 ed è stata avanzata oggi in conferenza stampa al ministero della Cultura, alla presenza di Gennaro Sangiuliano e Gianmarco Mazzi, rispettivamente titolare e sottosegretario del dicastero, e del ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida.

"Ci aspettano due anni in cui dovremo promuovere il nostro cibo in Italia e nel mondo, ci auguriamo che possa vedere una partecipazione collettiva”, ha dichiarato Mazzi. Questa candidatura è “una vicenda molto centrale e importante. Sono convinto che esiste il sistema Italia che ha diverse articolazioni”, ha commentato da parte sua il ministro Sangiuliano, dicendosi "convinto che esiste il sistema Italia che ha diverse articolazioni”.

L'iter per la valutazione della candidatura della cucina italiana a patrimonio mondiale dell'Unesco, dovrebbe concludersi entro il dicembre 2025. La cucina italiana viene definita, nel dossier di candidatura ufficiale alla lista Unesco dei patrimoni culturali immateriali, come un insieme di pratiche sociali, riti e gestualità basate sui tanti saperi locali che, senza gerarchie, la identificano e la connotano.

Questo mosaico di tradizioni riflette la diversità bioculturale del paese e si basa sul comune denominatore di concepire il momento della preparazione e del consumo del pasto come occasione di condivisione e di confronto. Il dossier è stato scritto dal professore della Luiss, Pier Luigi Petrillo, che già in passato aveva curato le candidature all'Unesco della Dieta Mediterranea e dei pizzaiuoli napoletani.

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