Longino&Cardenal, momenti difficili per il cibo luxury
L'azienda chiude il 2022 con ricavi in rialzo del 20,6% ma l'ebitda scende del 38,8%
Longino & Cardenal, società attiva nella ricerca, selezione e distribuzione di cibi rari e preziosi, ha approvato il bilancio consolidato e il progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022. I ricavi sono pari a 31,7 milioni di Euro, il 20,6% in più rispetto a 26,3 milioni del 2021; l'ebitda è negativo per oltre 729 mila Euro (-38,8%) da un negativo di 500 mila Euro di un anno fa. Il risultato netto è pari a -1.244.000 Euro (+38%) da -900 mila Euro del 2021 e l'indebitamento finanziario netto si attesta a oltre 5,4 milioni da 3,5 milioni del 2021. La controllata di New York chiude il primo anno di piena attività con ricavi pari a 1,3 milioni di Euro in rialzo dell'83,6% rispetto a 700 mila Euro del 2021 e la controllata di Dubai chiude a 2,9 milioni +28% rispetto a 2,3 milioni di Euro del 2021.
“Il bilancio consolidato 2022 chiude con un fatturato di 31,7 milioni, in crescita di circa il 21% rispetto all’anno precedente -spiega Riccardo Uleri, amministratore delegato e azionista di maggioranza di Longino & Cardenal-. La capogruppo, dopo un primo semestre ancora fortemente condizionato dagli effetti della pandemia, a cui si sono aggiunte le conseguenze dello scoppio del conflitto russo-ucraino, ha realizzato un secondo semestre pienamente soddisfacente riportando la marginalità a livello di ebitda a un valore positivo del 3,3%".
"La ragione del risultato negativo a livello consolidato -aggiunge Uleri-, nonostante un incremento di fatturato, è da ricercare soprattutto nel fatto che il gruppo ha continuato ad investire nelle due start up, Longino & Cardenal LLC New York e Shoplongino S.r.l. Siamo soddisfatti che la controllata newyorkese, costituita a fine 2019, abbia finalmente concluso il suo primo anno di piena attività, dopo le chiusure determinate dalle politiche stringenti di contenimento del covid. Il nostro portale di e-commerce, Shoplongino, ha svolto il primo semestre di attività come business unit all’interno della capogruppo, per poi essere separata nel secondo semestre: essendo complementare rispetto al nostro core business, riveste per il gruppo un ruolo strategico per la sua grande potenzialità di sviluppo sia in Italia che all’estero, e per la capacità di creare notorietà e valore al nostro brand".
"Splendidi anche i risultati per la controllata Longino &Cardenal Trading LLC di Dubai -prosegue Uleri-, che chiude con un fatturato di 2,9 milioni, in crescita di circa il 28% e un ebitda pari a circa il 13% dei ricavi. Dubai ha effettuato una politica covid molto efficiente all’inizio del 2020, per poi attuare in seguito pochissime limitazioni. Ciò ha consentito di lavorare nella quasi totale normalità per tutto il 2022 e ottenere questi ottimi risultati".
In generale per il gruppo è stato un anno ancora difficile con significativi investimenti che hanno inciso significativamente, ma di grande importanza per l’evoluzione della nostra organizzazione, che attraverso il cambio del sistema gestionale e della digitalizzazione, ha creato le basi per un’importante riduzione dei costi e per una maggiore efficienza e capacità di raggiungere gli obiettivi di espansione che ci siamo prefissati. Anche i primi mesi del 2023 confermano l’incremento del fatturato per tutte le società del gruppo", conclude l'ad
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