Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

Facebook Twitter Youtube Instagram LinkedIn

Officinali in agricoltura? La scelta è sostenibile

Incontro a Milano in collaborazione con Aiab Lombardia

Il mondo ancora inesplorato delle piante officinali è stato censito come si deve da Unimont che ha catalogato più di 1.600 varietà di piante spontanee. Un'indagine tra i soci di Assoerbe, a sua volta, ha rilevato in 65 milioni di Euro il peso delle materie prime grezze. Sono questi alcuni degli spunti dell’incontro svoltosi a Milano presso Stecca 3.0 dal titolo “Officinali in agricoltura: una scelta sostenibile”, organizzato da Macfrut e rivista Erboristeria Domani, in collaborazione con Aiab Lombardia, l'Associazione italiana per l’agricoltura biologica.

Moderato da Demetrio Benelli, direttore di Erboristeria Domani, ad aprire la giornata è stato il presidente di Macfrut Renzo Piraccini che, insieme a Cecilia Marzocchi, ha presentato la seconda edizione di Spices&Herbs Global Expo, il salone europeo di spezie, Erbe officinali e aromatiche. 

È stato Renato Iguera, presidente di Assoerbe, ha presentato una indagine realizzata sui soci dell’associazione rappresentativi del mercato nazionale di droghe grezze e materie prime vegetali: ebbene, dalla ricerca si evince che il valore economico del mercato delle materie prime in Italia è di 65 milioni di Euro per oltre 18 mila tonnellate di quantità. “Il principale sbocco sul mercato di questi prodotti -spiega Iguera- va nell’utilizzo di integratori alimentari (44%) e medicali (43,3%), seguiti a larga distanza da bevande e liquori (4,3%) e alimenti come tisane e tè (3%). La materia prima agricola grezza più acquistata è la camomilla, la più acquistata delle droghe vegetali è il Mirtillo, degli estratti vegetali è la curcuma”.

"Quello delle piante officinali, hanno sottolineato gli organizzatori dell'incontro è un settore con ampi margini di crescita che necessita di momenti di incontro e confronto tra gli operatori. "Il successo della prima edizione ci ha spinti a riproporre questo salone che quest’anno vedrà una forte presenza internazionale, tanto che il 50% dell’area espositiva sarà composta da operatori oltreconfine. Spices&Herbs si compone di tanti momenti: percorsi sensoriali, incontri, aperitivi aromatici, show cooking con Cannamela, un campo prova, per una proposta unica nel panorama fieristico”. 

“Siamo partiti nel 2005 con la creazione di un nostro impianto di biogas -aggiunge Enrico Dall’Olio di Agribioenergia, cooperativa alle porte di Bologna-. L’abbondante energia termica di risulta ci ha spinti a sperimentare una nuova filiera legata alla coltivazione e alla prima trasformazione di piante officinali, tanto che nel 2014 abbiamo dato vita a un campo sperimentale. È stato l’inizio di un percorso che oggi vede 120 ettari adibiti a piante officinali, la metà dei quali in regime biologico. E ancora una produzione di 500 tonnellate di prodotto secco e la presenza di uno stabile adibito all’essicazione, lavorazione e stoccaggio delle erbe con moderne tecnologie e sistemi di controllo di qualità”.

“Una nostra indagine nazionale ha scovato 1615 varietà locali di specie erbacee, oltre il 70% delle quali nelle zone montane -sottolinea Luca Giupponi dell’Università di Milano che, con il polo Unimont a Edolo (Brescia) ha mappato cultivar pressoché sconosciute-. L’Italia è uno dei paesi più ricchi di biodiversità in Europa e nel mondo: qui c’è tutto un mondo ancora da scoprire e valorizzare”.

“Esistono nel nostro paese distretti spontanei della piante officinali, da nord a sud, dal Piemonte con i 500 ettari di lavanda, menta, passiflora e piante da liquore, sino a Calabria e Sicilia con 1500 ettari di oli essenziali di agrumi -commenta Andrea Primavera, presidente di Fippo, la Federazione italiana dei produttori di piante officinali. Viviamo nel paradosso di produrre circa 4.000 tonnellate (escluso coriandolo) di piante officinali e 350 tonnellate di oli essenziali (in gran parte di agrumi bergamotto), e di esportare 33.000 tonnellate di prodotto. Come è possibile? Trasformando buona parte delle 40.000 tonnellate di prodotto importato. Questo dà l’idea degli ampi margini di crescita per una produzione nazionale e dell’importanza di un evento fieristico dedicato”.


fc - 30526

EFA News - European Food Agency
Simili
◄ Torna alla pagina precedente