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Oggi ricorre la festa della pasta alla Carbonara

Polemiche e rincari rendono amara la celebrazione: dal +20 della pasta al +22% delle uova più

Da parecchio giorni è sulla bocca di tutti anche se, da sempre, è uno dei piatti preferiti dagli italiani (e non solo). Tanto da meritare una giornata di festeggiamenti tutta per lei: la Giornata internazionale della carbonara che si festeggia oggi 6 aprile in tutto il mondo. 

L’origine del nome di pasta alla Carbonara è in realtà incerta: dai movimenti carbonari a Carbonia, località sarda originaria di un cuoco che lavorava a Roma, fino all’aspetto conferito dal pepe che, aggiunto alla pasta, assomiglia al carbone.

Una festa che quest'anno è resa amara, però, dall'aumento del 20% dei prezzi pasta rispetto all'anno scorso. Anche in questo caso, l'aumento è dovuto all'effetto delle tensioni internazionali e dei rincari energetici che hanno causato i rincari anche degli altri ingredienti che compongono il piatto, ossia le uova (+22%), il formaggio pecorino e il guanciale (entrambi +9%), e pure il pepe, che però si ferma a un aumento del +8% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. 

"Aumenti in netta controtendenza -denuncia Coldiretti- rispetto a quanto avviene in campagna dove il grano duro per la pasta è stato pagato a appena 36 centesimi al chilo in calo del 35%, alla borsa merci di Foggia, ben al di sotto dei costi di produzione in forte aumento e con la produzione nazionale in grande difficoltà a causa della siccità".

"Alla stangata sulle tavole nostrane si aggiungono, sottolinea Coldiretti, i problemi causati all’estero dalle versioni storpiate che sviliscono la vera ricetta di uno dei piatti simbolo della cucina italiana candidata a patrimonio dell’Unesco. Il risultato è che la pasta alla carbonara servita nei ristoranti degli altri Paesi viene taroccata in quasi tre casi su quattro (74%)".

Nelle cucine di case e ristoranti stranieri, a partire da quelle degli Stati Uniti accade, infatti, che si utilizzino bacon al posto del guanciale, Romano Cheese di latte di mucca invece del Pecorino, panna e butto al posto delle uova, o persino basilico e piselli surgelati. Nonostante ciò, mette in risalto Coldiretti, "c’è ancora chi afferma, come fatto dal quotidiano britannico Financial Times che la vera carbonara l’hanno inventata proprio gli americani usando le razioni K della seconda guerra mondiale". 

"La mancanza di chiarezza sulle ricette made in Italy -sostiene l'organizzazione- offre peraltro terreno fertile alla proliferazione di falsi prodotti alimentari italiani all’estero dove le esportazioni potrebbero triplicare se venisse uno stop alla contraffazione alimentare internazionale che vale oggi 120 miliardi di Euro ed è causa di danni economici, ma anche di immagine".

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EFA News - European Food Agency
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