Macfrut 2023 punta al primato europeo
In esclusiva a EFA News il presidente Piraccini e il dg dell'Agenzia Ice, Roberto Luongo
Gli organizzatori lo presentano come l'"edizione dei record". Macfrut torna a Rimifiera, dal 3 al 5 maggio 2023, con 1100 espositori, 1500 buyer da tutto il mondo, un incremento del 35% delle aree espositive e un raddoppio degli espositori esteri. Il più importante salone italiano della filiera ortofrutticola.
L'evento è stato presentato stamattina all’Agenzia Ice, a Roma, con l'intervento, tragli altri, di Renzo Piraccini, presidente di Macfrut; Gianluca Gallo, assessore Agricoltura Regione Calabria; Antonella Cavallari, segretario Generale Iila; Roberto Luongo, direttore Generale Agenzia Ice; Stefano Gagliardi, direttore Assoavi; Lara Sanfrancesco, direttrice Unaitalia.
Tra le novità più importanti di questa edizione di Macfrut, si segnala un padiglione interamente dedicato al Sud America, con la partecipazione di Messico (12 aziende) e Salvador (6 imprese), insieme a Perù, Cile, Venezuela, Costarica, Brasile, Cuba, Repubblica Dominicana e Colombia con una ventina di aziende. Altri Paesi del Sud America (Honduras, Haiti, ecc.) saranno presenti nello stand istituzionale di Iila e nel “Foro Pymes”, promosso dalla stessa Iila per consolidare i rapporti tra le piccole e medie imprese italiane e latino americane, dedicato alle filiere agroalimentari.
Un altro padiglione è dedicato all’Africa da sempre ampiamente rappresentata a Macfrut. Sono 19 i Paesi presenti, alcuni dei quali con un nutrito numero di imprese al seguito come nel caso di Ghana (30 aziende), Egitto (22), Nigeria (10), Algeria (10). Un’altra novità è lo stand nazionale dell’Arabia Saudita, per la prima volta a Macfrut, area nella quale nel settembre scorso era stata presentata la 40° edizione della fiera, mentre una presenza importante l’avrà anche la Turchia. Di rilievo è il ritorno della Cina, alla kermesse con 30 imprese, alla prima partecipazione a una fiera estera dopo il Covid.
Come dichiarato ad EFA News dal direttore dell'Agenzia Ice Roberto Luongo, Macfrut punta a diventare la fiera "leader" in Europa e a "battere la concorrenza di altri due eventi come Fruit Logistica in Germania e Fruit Attraction in Spagna". L'ambizione è anche quella di fare di Macfrut "un polo centrale dal punto di vista strategico per le esportazioni italiane e soprattutto per far sì che queste esportazioni transitino attraverso questa grande fiera".
Con riferimento ai mercati esteri più appetibili, Luongo aggiunge: "Quest'anno stiamo portando tantissimi operatori dall'Africa, perché è un mercato di grande interesse non solo per i prodotti, ma anche per le tecnologie, soprattutto italiane, che noi vogliamo cercare di esportare sempre più". Rinnovata attenzione sarà rivolta poi ad altri mercati emergenti come l'America Latina e l'Asia, senza trascurare "i mercati tradizionali dell'export italiano", ovvero "l'Unione europea, gli Stati Uniti, il Giappone, dove le nostre tecnologie sono molto importanti e sono molto rilevanti per l'export del nostro Paese".
I punti di forza della filiera ortofrutticola italiana sono stati illustrati ad EFA News dal presidente di Macfrut Renzo Piraccini, che ricorda un "valore alla produzione 15 miliardi di euro di cui cinque vengono esportati" e "tre prodotti su cui eccelliamo e che non sono per nulla in crisi", ovvero "mele", "uva da tavola" e "kiwi". Il tallone d'Achille per questo comparto, secondo Piraccini, è invece rappresentato dal fatto che "il nostro sistema Paese non è all'altezza delle imprese". Ciò significa che "i costi di logistica e spesso anche i costi di manodopera ci mettono in condizioni di svantaggio rispetto ai nostri competitori. Questo, purtroppo - prosegue il presidente di Macfrut - è un gap che l'esportatore può colmare".
"E' impensabile che un contenitore che parte da un porto del nord Adriatico per arrivare in Asia ci metta dieci giorni di più che andare in Spagna che è più lontana, il che vuol dire anche un costo maggiore". Ciò avviene "perché la Spagna è più organizzata, ha un sistema logistico molto migliore, soprattutto sul deperibile". L'Italia, però, prosegue Piraccini, rimane "molto forte sulle tecnologie", ad esempio sul "packaging", settore per il quale "in Spagna molte imprese sono filiali di aziende italiane". Macfrut, il cui nome originario - ricorda il presidente - era "Macchine da Frutta", può rappresentare un momento di rilancio per quelle tecnologie in cui l'Italia è sempre stata forte.
EFA News - European Food Agency