Richiami per cibi bio come quinoa e tahina
Ritirati dal mercato per presenza di chloropyros, chlorate e salmonella
Non ci sono solo i salumi o i formaggi tra i prodotti richiamati dalle case produttrici per sospette adulterazioni. Adesso ci sono anche i prodotti bio come la quinoa bianca commercializzata da Calleris-Linea Più e prodotta da Agritrade nello stabilimento in Perù. Sono stati richiamati una serie di lotti da 500 grammi per "rilevata presenza di chloropyros e chlorate": l'avvertenza è "Non consumare il prodotto, bloccarlo e identificarlo come non vendibile". Ritirati dal mercato per lo stesso motivo anche alcuni lotti di Quinoa Bianca Lina, commercializzata da Zorzoli Giovanni S.r.l. di Vigevano e quinoa bianca Samrat commercializzata da Uniontrade e sempre prodotta da Agritrade.
Il Clorpirifos, chiamato anche con altri nomi come Chlorpyrifos o CPS, è un pesticida organofosfato usato per uccidere dei parassiti tra cui insetti e vermi. Il Chlorate può essere presente negli alimenti a causa dell'uso di acqua clorata per la lavorazione e la disinfezione delle attrezzature per la lavorazione degli alimenti.
Richiamo anche per la purea di sesamo Tahin Sesamus da agricoltura biologica nelle confezioni da 250 grammi di DmBio commercializzata da DM Drogerie markt di Bolzano per "rischio grave per presenza Salmonella montevideo".
Richiamo anche per la verdura seems (country beans) verdura fresca di RB Foods, commercializzata da Fresh Tropical nella confezione da 5 chili prodotta da RB Foods nello stabilimento di Dakha nel Bangladesh. In questo caso il motivo del ritiro dal mercato è la "presenza di pesticidi oltre il limite di legge".
Ritirato il creme caramel Belbake commercializzato da Lidl Italia e prodotto da Pronto Foods di Montichiari (BVRescia): in questo caos il richiamo avviene per "rilevata presenza di allergene mandorle 0,55mg/kg: allergene non dichiarato in etichetta". L'avvertenza riporta: Prodotto non idoneo al consumo da parte di allergici alle mandorle: si invitano tali consumatori a non consumarlo e a riportarlo al punto vendita per il rimborso".
Ritirati dal commercio anche una serie di prodotti targati I buoni salumi italiani: commercializzati dal salumificio Sant'Orso e prodotti dallo stesso salumificio a Caltrano (Vicenza). I lotti ritirati sono quelli di soppressa nostrana con scadenza 22/07/2023: la motivazione è "possibile presenza di salmonella". Stessa motivazione per il richiamo della soppressa nostrana Arte-I buoni salumi della tradizione sempre prodoti dal Salumificio Sant'Orso e commercializzati dallo stesso.
EFA News - European Food Agency