Darfur: uccisi tre operatori del Programma Alimentare Mondiale
Il cordoglio di Cindy McCain: "Perdite inaccettabili, servono misure di sicurezza sul campo"
![Darfur](https://www.efanews.eu/resources/big/6a17cfac28bb550c326eed0f266c36c1.jpg.webp)
Sospese temporaneamente le attività umanitarie dell'organismo delle Nazioni Unite nel Paese africano.
Tre operatori del Programma Alimentare Mondiale (Wfp) hanno perso la vita a Kabkabiya, nel Darfur settentrionale, negli scontri tra l'esercito e le forze paramilitari. Dopo il golpe del 2021, avvenuto a due anni dalla destituzione del presidente Omar al-Bashir, le milizie stanno tentando di riprendere il controllo del territorio.
A seguito del tragico episodio, il Wfp ha temporaneamente sospeso il suo servizio umanitario in Sudan. La direttrice esecutiva dell'organismo delle Nazioni Unite, Cindy McCain si è detta "sconvolta e affranta" per la morte dei due operatori. "Le famiglie di questi operatori dediti al loro lavoro sono state informate, siamo al loro fianco e a quello dell’intera famiglia del Wfp in questo momento terribile", ha dichiarato McCain.
"Qualsiasi perdita di vite umane nel servizio umanitario è inaccettabile", ha aggiunto la direttrice esecutiva del Wfp, chiedendo "misure immediate per garantire la sicurezza di coloro che rimangono sul campo. Gli operatori umanitari lavorano nella piena neutralità e non dovrebbero mai essere un bersaglio".
Ricordando anche il danneggiamento riportato da un velivolo del Servizio aereo umanitario delle Nazioni Unite (Unhas), avvenuto il 15 aprile durante uno scontro a fuoco all'aeroporto di Khartoum, McCain ha rimarcato: "Le minacce alle nostre squadre rendono impossibile operare in modo sicuro ed efficace nel paese e svolgere il nostro importante lavoro".
Dopo aver ribadito la necessità di sospendere le operazioni umanitarie in Sudan, la direttrice esecutiva ha lanciato un appello: "Il Wfp è impegnato ad assistere il popolo sudanese che affronta una grave insicurezza alimentare, ma non possiamo svolgere il nostro lavoro salvavita se non sono garantite la sicurezza e la protezione dei nostri team e dei nostri partner".
"Tutte le parti - conclude McCain - devono raggiungere un accordo che garantisca la sicurezza degli operatori umanitari sul campo e consenta la continuità delle forniture di assistenza umanitaria salvavita al popolo sudanese, che rimane la nostra massima priorità".
EFA News - European Food Agency