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Trasporto unito, allarme merci sulle strade italiane

Lettera al ministro Salvini: correggere subito una situazione "insostenibile" per l'autotrasporto

Avrebbe dovuto essere un documento propositivo e invece, nei fatti, tra crisi strutturale, infrastrutturale, normativa e organizzativa dell’autotrasporto merci, ecco che il documento presentato da Trasportounito a al ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Matteo Salvini, risulta essere un vero e proprio cahiers de doléance. 

Al centro della nota, lo stato di salute delle strade e autostrade italiane e i rischi sempre più pesanti che incombono su chi le utilizza, soprattutto gli autotrasportatori che ogni giorno l'attraversano per il traposto delle merci, prime fra tutte le derrate alimentari. La drammatica evidenza viene confermata da un dato dato: in media sulle strade italiane si verificano 440 incidenti al giorno, 21 dei quali in autostrada.

“Solo intervenendo con una decisione senza precedenti sui tre fattori di rischio, quello veicolare, quello umano e quello infrastrutturale, si potrà ipotizzare un’inversione di trend rispetto a una situazione di rischio ormai fuori controllo e ciò attraverso una reale politica di prevenzione”, sottolinea il segretario generale di Trasportounito, Maurizio Longo

Alcuni dati sono choc di per sé: il tasso di motorizzazione in Italia è pari a 71 veicoli industriali ogni 1.000 abitanti, ma questo parco veicolare è mediamente più vecchio di 11,4 anni. Poi: chi guida questi mezzi non può contare su una formazione adeguata (per non parlare degli autisti stranieri che percorrono la rete italiana): inoltre, solo considerando le arterie principali, mancano almeno 4.000 stalli di sosta breve. Il risultato: secondo gli ultimi dati forniti dalla Polizia stradale su 176 mila veicoli controllati sono state comminate 60 mila sanzioni gravi.

Pressati da tempi di consegna “impossibili” per una rete disastrata come quella italiana, il 12% dei conducenti non rispetta i tempi di guida e di riposo mentre in un preoccupante 11% i mezzi manifestano irregolarità su pesi, dimensioni e fissaggio del carico. 

Le attuali infrastrutture sono al collasso e rendono indispensabili tre tipi di azioni: le prime due sono la pianificazione di interventi per evitare pesanti blocchi temporali della circolazione e una capacità di programmazione nell’uso delle infrastrutture viarie in ordine alla fattibilità dei trasporti, come ad esempio le criticità derivanti da numerose strettoie, colli di bottiglia, rotonde impraticabili. Anche quelli che potrebbero apparire dettagli come la segnaletica stradale, provocano incidenti quotidiani, spesso gravissimi causati dalla totale inadeguatezza della segnaletica stessa.

"Infine, terza azione necessaria -conclude Trasportounito- riguarda proprio il Codice della Strada, in vigore dal 1° gennaio 1993, con gli articoli della norma primaria e con quelli del regolamento di attuazione unitamente alle appendici e ai decreti richiamati, che conta oltre mille provvedimenti. Se si intende affermare una reale cultura della sicurezza stradale, e quindi operare nella corretta educazione stradale, occorre estrapolare dall’attuale Codice della Strada un 'Codice della circolazione stradale' contenente solo ed esclusivamente le disposizioni che attengono alla circolazione stradale”.

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