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Alluvione Romagna: 6 mln euro di danni per le Cab

La Regione annuncia un tavolo omnicomprensivo per affrontare il tema della ripartenza

Danni per almeno 6 milioni di euro, ma il conto cresce di giorno in giorno: questo il primo bilancio del disastro che Legacoop Romagna, le Cooperative Agricole Braccianti (Cab) della provincia di Ravenna e il Consorzio nazionale sementi hanno presentato all’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi, in visita a Conselice nei luoghi maggiormente colpiti dal maltempo. Colture distrutte o gravemente compromesse, macchine agricole inutilizzabili, frutteti e vigneti devastati. Ma anche reti idriche e viarie da rifare completamente. Gran parte dei terreni colpiti sono ancora allagati e si teme che le cattive condizioni meteo di questi giorni provocheranno ulteriori problemi. L’occupazione per i prossimi mesi è fortemente a rischio, così come i conti aziendali, perché spesso non è rimasto nulla da raccogliere.

Alle istituzioni le Cab chiedono rapidità negli interventi e la garanzia di accesso a ristori adeguati alla copertura dei danni diretti e indiretti anche per le aziende agricole con grandi estensioni, che per loro stessa missione occupano molta manodopera regolare e qualificata.

Tra le richieste anche quella di finanziare i lavori di ripristino dei terreni e la deroga per alcuni tipi di domande legate alla politica agricola comunitaria. Le cooperative domandano inoltre a sospensione per un anno delle rate dei mutui, l’azzeramento dei contributi previdenziali per l’annualità in corso e l’attivazione di ammortizzatori sociali straordinari per gli operai che perderanno periodi lavorativi a causa dell’alluvione. 

La Cooperativa Agricola Braccianti Massari di Conselice, che dà lavoro a 134 persone, ha visto sommersi dalle acque esondate 1.800 ettari dei 2.500 terreni in conduzione, nonché le attività connesse (centro aziendale, officina, agriturismo, stalla da latte biologico, biodigestore, azienda faunistico-venatoria). La Cooperativa Agricola Braccianti di Bagnacavallo e Faenza, che occupa 39 persone, ha visto sommersi dalle acque 600 dei 900 ettari che conduce, il centro aziendale e il biodigestore. Agrisfera che occupa 133 persone, ha visto allagati 60 ettari di mais biologico, a Conventello, destinati alla stalla da latte. 

L’assessore Mammi ha annunciato la costituzione di un tavolo regionale omnicomprensivo per affrontare il tema della ripartenza. Dal confronto è emerso come gli strumenti ordinari, di fronte a un evento di questo tipo, siano insufficienti: si parla di oltre un miliardo di euro di danni in tutta l’Emilia-Romagna: serve una legge speciale, come è stata fatta per altre emergenze avvenute in altre parti del Paese e su questo c’è consenso bipartisan tra i parlamentari locali. Dopo che si sarà provveduto all’emergenza occorreranno scelte chiare a livello centrale sul Pnrr per destinare le risorse alle opere necessarie a fronteggiare il cambiamento climatico, dall’irregimentazione delle acque, alla manutenzione dei fiumi. 

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EFA News - European Food Agency
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