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Fao: giro di vite contro la pesca illegale

A Bali, il vertice delle parti dell'accordo sulle misure dello Stato d'approdo

Intensificare gli sforzi per combattere la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (Inn), estendendo le ispezioni delle navi, scambiando informazioni globali e migliorando la capacità di sviluppare stati. E' quanto hanno concordato le parti dell'accordo della Fao sulle misure dello Stato di approdo (Psma) delle Nazioni Unite. 

Il quarto incontro delle parti, ospitato dal governo indonesiano a Bali (8-12 maggio), ha approvato una strategia per incentivare l'adesione al Psma. Le parti hanno inoltre convenuto di portare il Global Information Exchange System (Gies), un sistema digitale sviluppato dalla Fao su richiesta delle parti, dalla sua attuale fase pilota a un sistema pienamente operativo entro la fine di quest'anno.

"La Fao sta lavorando con i paesi e le organizzazioni regionali di gestione della pesca per combattere la pesca 'Inn', rivedendo la legislazione nazionale, identificando modalità per rafforzare la loro capacità istituzionale e aiutarle a migliorare i propri sistemi di monitoraggio e sorveglianza, di modo che possano attuare efficacemente il Psma e altri strumenti internazionali a promuovere una pesca sostenibile”, ha affermato Manuel Barange, direttore della divisione pesca e acquacoltura della Fao.

Attualmente, uno stock ittico su tre è sovrasfruttato. Con la crescente domanda di alimentazione acquatica, è fondamentale garantire che tutte le scorte siano gestite in modo sostenibile.

Il Psma ha il più alto tasso di adesione di tutti gli strumenti di pesca internazionali. Si tratta del primo accordo internazionale vincolante volto a prevenire, scoraggiare ed eliminare la pesca Inn, impedendo alle navi straniere che vi si dedicano, di utilizzare i porti, sbarcare le loro catture e addirittura negare loro l'ingresso.

Finora al Psma hanno aderito 75 parti, tra cui l'Unione europea quale unica parte a nome dei suoi Stati membri. Ciò rappresenta il 59% degli Stati portuali a livello globale. Timor Est è diventata l'ultima parte dell'accordo alla fine del mese scorso.

Il Global Information Exchange System (Gies) svolge un ruolo fondamentale nel sostenere l'attuazione del Psma. Si tratta di un sistema globale che condivide informazioni vitali, compresi i rapporti di ispezione e le azioni intraprese sui pescherecci stranieri impegnati nella pesca Inn.

"Abbiamo bisogno di uno scambio di informazioni semplificato e della digitalizzazione affinché il Psma possa combattere efficacemente la pesca Inn", ha affermato Matthew Camilleri, funzionario senior della pesca e capo del team per i processi globali e regionali della pesca nella divisione pesca e acquacoltura della Fao.

Durante la loro quarta riunione, le parti del Psma si sono impegnate a sostenere ulteriormente il programma globale di sviluppo delle capacità, che finora ha sostenuto più di 50 Stati in via di sviluppo nel migliorare la loro capacità di combattere la pesca Inn.
Il Psma è entrato in vigore nel giugno 2016 e la riunione delle parti è convocata ogni due anni per discutere questioni relative all'attuazione dell'accordo. Il quarto incontro delle parti ha ricevuto il sostegno finanziario del governo norvegese.

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EFA News - European Food Agency
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