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Grano duro /3. Assosementi: "Aumento superfici segnale positivo"

Le aziende del settore puntano al miglioramento genetico per ottenere varietà più resistenti

Ricerca e innovazione, impiego del seme certificato e collaborazione tra gli attori della filiera sono le chiavi per mantenere competitiva ed incrementare le produzioni di grano duro italiano. A sottolinearlo è Assosementi, l’associazione che rappresenta le aziende sementiere italiane, in occasione della ottava edizione dei Durum Days in programma oggi a Foggia (leggi notizia EFA News).

“Il settore sementiero è pronto a giocare un ruolo importante all’interno del comparto del grano duro - ha dichiarato Tommaso Brandoni, presidente della Sezione Cereali di Assosementi -. Grazie al miglioramento genetico, siamo in grado di mettere a disposizione degli agricoltori varietà più resistenti alle malattie, per limitare gli input chimici, e più tolleranti agli effetti del cambiamento climatico, una sfida particolarmente gravosa in questo momento. Queste innovazioni vengono trasferite in campo solo grazie all’impiego di seme certificato che, oltre ad essere un mezzo tecnico per garantire produzioni di qualità, completa la tracciabilità lungo la filiera e permette di mantenere attivi i programmi di ricerca già in essere nel nostro paese”.

“Secondo gli ultimi dati del Crea-Dc, nel 2023 sono 72.800 gli ettari investiti a superfici portaseme, ossia quelli che serviranno per produrre il seme che sarà lavorato per le prossime semine autunno-vernine. Si tratta di una crescita prossima al 10% che porterà a maggiore disponibilità di sementi di grano duro nel 2024, primo anno in cui l’impiego di seme certificato sarà vincolante per avere accesso agli aiuti accoppiati Pac per questa coltura nelle aree del centro-sud Italia. A nostro avviso è un segnale positivo e un passaggio fondamentale per valorizzare sempre di più l’alimento principe della nostra dieta e simbolo di italianità nel mondo”, ha concluso Brandoni.

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EFA News - European Food Agency
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