Vino /2. Filiera Italia: "Inaccettabile fuga in avanti dell'Irlanda"
"Sfidato un settore che dà lavoro a 1,3 mln di persone”, tuona il consigliere delegato di Filiera Italia
“Comportamento inaccettabile”: così si è espresso Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia, sulla fuga in avanti dell’Irlanda che ha deciso di consentire l’entrata in vigore delle etichette allarmistiche sul vino senza attendere il pronunciamento del comitato barriere tecniche in sede Wto previsto per il 21 giugno, dove verranno presentate ufficialmente le obiezioni già anticipate da diversi Paesi a partire dagli Usa.
“Un aperto gesto di sfida che colpisce una filiera che nel nostro Paese vale 14 miliardi di euro, di cui circa 8 di solo export, e dà lavoro a 1,3 milioni di persone”, prosegue Scordamaglia, che sottolinea come “questo specifico caso risulti un atto distorsivo del commercio e non possa in nessun modo rientrare tra quelli per cui l’introduzione di ostacoli al libero scambio sono giustificati da gravi ed immediati rischi per la salute del consumatore”.
“Lo ricordiamo - prosegue il consigliere - i rischi sono connessi all’abuso di alcol e non certo al suo consumo moderato e consapevole, tra l’altro di prodotti di alta qualità come quelli italiani”.
“La decisione della Commissione di avallare la norma appare illegittima e che sussistano tutti i presupposti per ricorrere in corte di giustizia e come Filiera Italia siamo determinatissimi a farlo”, conclude Scordamaglia.
EFA News - European Food Agency