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Mattarella in Romagna/2. I volontari lo accolgono al grido "tin bota"

.Per il presidente "la ripresa di questo territorio è di interesse nazionale"

La visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella è proseguita nel pomeriggio toccando altre quattro città: Cesena, Lugo, Ravenna e Faenza. A Cesena, il capo dello Stato è stato accolto dai volontari con un gilet giallo recante la scritta "tin bota", diventato il motto dialettale di incoraggiamento per i romagnoli in questo post-alluvione.

A Ravenna, Mattarella ha incontrato i responsabili delle cooperative agricole locali. Per l'occasione il presidente ha ricevuto in dono dalla Coldiretti locale un cesto di prodotti tipi romagnoli, olio e frutta in primis. “Tornerete come prima, i vostri prodotti sono irrinunciabili”, ha detto Mattarella ringraziando per l'omaggio.

Il capo dello Stato ha avuto parole di elogio per i volontari e per gli operatori della Protezione Civile: "Avete dovuto definire, starei per dire inventare, progettare interventi risolutivi anche con molto coraggio per contenere un fenomeno così inatteso e imprevedibile. E' stato fatto con grande maestria ma soprattutto con grande generosità. E per questo intendo ringraziarvi". 

"Tutti quanti avete dovuto affrontare in poche ore un fenomeno imprevedibile e di dimensioni inimmaginabili - ha proseguito Mattarella durante l'incontro in Municipio -: dal numero degli sfollati all'ampiezza del territorio investito dalle acque si tratta di numeri impressionanti. Invece al contrario il tempo delle decisioni e degli interventi era estremamente breve".

Dopo aver visitato il teatro comunale di Lugo, gravemente danneggiato dall'alluvione, il presidente della Repubblica, si è recato a Ravenna e Faenza, ultima tappa di questa giornata in alcuni dei luoghi più colpiti dell'alluvione. 

"Avete dovuto affrontare in poche ore un fenomeno imprevedibile e di dimensioni inimmaginabili -ha detto il capo dello Stato-. Il tempo delle decisioni e degli interventi era estremamente breve. Avete dovuto definire, inventare starei per dire, progettare, interventi risolutivi anche con molto coraggio per potere contenere il fenomeno così inatteso".

"Nnon ci saranno pause di attenzione -ha rassicurato Mattarella-. Il pericolo in questi casi è la tentazione di abbandonare, non è tipico della gente di Romagna e il modo per evitare questa tentazione è ripartire senza soste. Non sarete soli, le istituzioni nazionali vi saranno accanto e io sarò al vostro fianco.

"Questo è un territorio fondamentale -aggiunge il presidente della Repubblica-. La nostra economia, il nostro Paese, nei suoi vari risvolti, ha qui un elemento fondamentale, in questa Regione e nella Romagna vi è una spinta all'attività produttiva, alla vita sociale, al turismo del nostro Paese che è di assoluta priorità. Per questo è di interesse nazionale la ripresa di questo territorio".

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