Meloni: "Ok transizione verde ma senza distruggere intere filiere produttive"
Il presidente del Consiglio attacca l'"ecologismo ideologizzato"
L'intervento della premier al think tank Futuro Italia Remind in collaborazione con il Parlamento Europeo.
"Una delle sfide cruciali che abbiamo davanti è saper coniugare sostenibilità ambientale e sviluppo economico, unendo la conservazione dell'ambiente alle attività dell'uomo". Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo al think tank Futuro Italia Remind in collaborazione con il Parlamento Europeo Ufficio Italia presso la sede Europa Experience – David Sassoli, al quale in giornata ha tenuto il suo discorso anche il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin (leggi notizia EFA News)
"Da sempre siamo convinti che la sostenibilità ambientale non possa essere considerata una teoria astratta da perseguire senza considerare la sua reale attuazione pratica e le sue conseguenze sul nostro tessuto economico, sociale e produttivo - ha puntualizzato Meloni -. Noi intendiamo coniugare sostenibilità ambientale, economica e sociale, accompagnando le famiglie, le imprese e i cittadini verso la transizione verde senza per questo consegnarci a nuove dipendenze o distruggendo intere filiere produttive".
A tale scopo, ha proseguito la premier, "è necessario che il settore pubblico e il settore privato siano alleati, si confrontino costantemente e mettano sempre la tutela della persona al centro di ogni scelta. Solo così possiamo fare in modo che l'Italia, anche sul fronte della sostenibilità, possa continuare ad essere un faro di innovazione, di avanguardia, di genialità per il resto del mondo".
Meloni ha poi accennato al problema della "messa in sicurezza della nostra Nazione", indicato come un "imperativo prioritario dell’agenda di Governo". Si tratta, ha detto, di "una sfida epocale e l'alluvione che ha colpito l'Emilia-Romagna ce lo ha drammaticamente ricordato. Purtroppo, stiamo scontando decenni di scelte mancate e di ritardi e l’idea, errata, che la cura del territorio non fosse un investimento strategico".
"Bisogna cambiare paradigma - ha proseguito la premier -. Nessuno ha la bacchetta magica ma è arrivato il momento di immaginare un modello completamente nuovo, che sappia responsabilizzare di più tutte le amministrazioni coinvolte e permetta di realizzare le opere necessarie, velocemente e bene. E capire che ci sono interventi che non possono essere più rimandati o bloccati dalla burocrazia o da un certo ecologismo ideologizzato".
"Non è facile, ma il Governo sta lavorando incessantemente per raggiungere questo obiettivo. Sono disponibile personalmente e con gli altri componenti del Governo a continuare ad ascoltare e individuare le migliori conoscenze, esperienze e idee, affinché tutti insieme possiamo contribuire allo sviluppo di strategie efficaci e pragmatiche per le politiche industriali della nostra Nazione in un contesto europeo e internazionale. Insieme, pubblico e privato, possiamo realizzare grandi cose", ha quindi concluso Meloni.
EFA News - European Food Agency