L'Irlanda pensa di abbattere 200 mila mucche da latte
Il governo studia un piano da 600 milioni di euro per ridurre le emissioni agricole del 25% entro il 2030
L'Irlanda pensa di "abbattere" 200.000 mucche da latte. È questo il piano del Dipartimento dell'Agricoltura del governo irlandese: uccidere 200.000 mucche nei prossimi tre anni con un'operazione che avrebbe un costo di 600 milioni di Euro. Lo scopo è quello di raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio: le proposte delineate nel documento fanno parte, di fatto, del tentativo di ridurre le emissioni agricole del 25% entro il 2030.
Il politico irlandese Peadar Tóibín ha evidenziato in parlamento i dati secondo i quali un numero elevato di capi di bestiame potrebbe essere "abbattuto" entro il 2025: questo, sostiene Tóibín, rappresenterebbe una "minaccia incredibile per il settore agricolo e avrebbe un costo di circa 600 milioni di Euro per i contribuenti".
L'Epa, l'Agenzia irlandese per la protezione dell'ambiente, a sua volta, ha dichiarato che il settore agricolo è stata responsabile, nel 2021, del 38% delle emissioni nazionali di gas serra. Secondo l'Epa, tali emissioni derivano principalmente dal metano prodotto dal bestiame e dal protossido di azoto derivante dall'uso di fertilizzanti azotati e dalla gestione del letame.
A marzo, rivolgendosi al Comitato per l'ambiente e il clima dell'Oireachtas, cioè del parlamento irlandese, il ministro dell'Agricoltura, dell'alimentazione e del mare, Charlie McConalogue, ha affermato che una delle raccomandazioni del gruppo di lavoro sulla divisione alimentare del settore lattiero-caseario è stata quella di esplorare un programma volontario di riduzione delle emissioni nel settore: questo, sostiene il ministro, sarebbe parte del "Piano d'azione per il clima" per il 2023. McConalogue si aspetta che una decisione venga presa entro la fine dell'anno e che il gruppo di lavoro venga istituito all'inizio del 2024.
Il ministro, in una dichiarazione sul rapporto del Food Vision Dairy Group dell'ottobre scorso, ha indicato che il gruppo ha discusso varie questioni, tra cui "il calcolo dell'attuale inventario delle emissioni, i percorsi di riduzione delle emissioni di protossido di azoto e la sfida che il settore lattiero-caseario deve affrontare in termini di stabilizzazione e successiva riduzione delle emissioni".
Il presidente dell'Associazione irlandese degli agricoltori, Tim Cullinan, ha affermato che il rapporto "eroderà ulteriormente" la fiducia degli agricoltori nel governo. "La riduzione della produzione di latte o di carne bovina in Irlanda -aggiunge Cullinan- porterà anche a una 'fuga di carbonio', con lo spostamento della produzione in altri Paesi con un'impronta di carbonio più elevata. Questo probabilmente aumenterà il riscaldamento globale invece di ridurlo".
EFA News - European Food Agency