La Ue non ritocca il bilancio agricolo, protestano gli agricoltori
Richiesta di modifica della proposta al governo italiano e al parlamento europeo
Confagricoltura definisce "decisione incomprensibile" quella della Ue che non avrebbe "proposto aumenti delle spese agricole fino al 2027". Il commento a caldo dell'organizzazione alla proposta di revisione di medio termine del quadro finanziario pluriennale dell’Ue definisce "incomprensibile" la scelta di tirare il freno alle elargizioni in agricoltura, alla luce della "crescita eccezionale dell'inflazione che ha tagliato il valore reale dei pagamenti diretti e degli incentivi agli investimenti che, secondo la stessa Commissione, hanno già fatto registrare una flessione lo scorso anno".
"Confagricoltura -sottolinea il comunicato dell'organizzazione- si rivolgerà al governo e al Parlamento europeo per modificare la proposta della Commissione a favore delle imprese agricole. Senza un aumento continuerà la concessione degli aiuti di Stato, che sono ammontati lo scorso anno a 7 miliardi di Euro. Proseguendo su questa strada, rischia di saltare il mercato unico".
Il sistema agroalimentare, spiega Confagricoltura, "ha assicurato i rifornimenti al mercato interno e contribuito ad evitare una crisi alimentare globale. Il tutto con un impegno di spesa limitato allo 0,4% del pil europeo. Un aumento del bilancio agricolo è fondamentale per garantire la continuità produttiva e delle iniziative per la transizione ecologica".
È poi evidente, aggiunge l'organizzazione, "la grande discrepanza tra l’inflazione prevista quando il bilancio pluriennale fu approvato e quella reale. L’aumento dell’inflazione ha anche innescato un rialzo senza precedenti dei costi di produzione, a partire dall’energia".
EFA News - European Food Agency