Made in Italy. Lollobrigida: "L'export? Possiamo triplicarlo"
Al meeting di Aepi, il ministro torna sul Nutriscore: "Sistema condizionante che non informa"
L'Italia sta tornando ad essere una "nazione credibile sul piano internazionale” ed è sempre più percepita come "la nazione della qualità". Lo ha detto il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, intervenendo al Meeting del Made in Italy organizzato da Aepi.
"Siamo una nazione di specificità che non ha grandi colossi nel settore agroalimentare, ma ha un sistema che li può accompagnare e che fa aumentare il valore aggiunto sui mercati. Non siamo nazione di quantità ma di qualità” ha ribadito il ministro, aggiungendo che "Aepi è rappresentativa delle potenzialità dei nostri settori", che "ci hanno reso attori straordinari nella storia del pianeta e che vogliamo tornare ad essere”.
Tornando sul progetto del liceo del Made in Italy, Lollobrigida ha ricordato che "ci sono professioni richieste dal mercato e che mancano", quindi "dobbiamo formare e investire anche sulla ricerca. Con la ricerca possiamo garantire filiere di approvvigionamento e catene produttive che ci rendono indipendenti, ma questo è un discorso europeo. Poi occorre investire sulle infrastrutture che sono centrali".
Il ministro ha rivendicato il "buon risultato in Ue su agrisolare, al di fuori del solo autoconsumo" (leggi notizia EFA News). Poi è tornato sulla difesa del Made in Italy e sul dibattito intorno al Nutriscore, definito un "sistema condizionante che non informa la persona sul prodotto che acquista. Penso anche all’etichetta del vino irlandese”.
Un export da 60 miliardi "può essere triplicato" ma "occorre spiegare i nostri piatti e i nostri prodotti come sistema Italia. Dobbiamo raccontare anche la storia, la tradizione e i territori. C’è uno spazio infinito in cui poter entrare”, ha concluso Lollobrigida.
EFA News - European Food Agency