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Electrolux forza il blocco sulla cassa integrazione

Confindustria Alto Adriatico avvia l’iter per la richiesta di cig senza accordo con i sindacati

Dopo la notizia della rinuncia dei cinesi di Midea all'acquisizione di Electrolux (leggi EFA News) arriva un'altra doccia fredda sulla fabbrica di elettrodomestici che ha 5 stabilimento in Italia. Confindustria Alto Adriatico, infatti, ha informato le maestranze dell’avvio dell’iter per la richiesta di cassa integrazione, senza previo accordo con le Rsu.

Una doccia fredda riportata da NordEst economia: una batosta sì attesa, ma soprattutto notificata nella serata del 22 giugno a Fim Fiom e Uilm e alle Rsu di Porcia, lo stabilimento in provincia di Pordenone: nella lettera si spiega che Electrolux "suo malgrado" è costretta a ricorrere alla cassa integrazione ordinaria "a causa della momentanea carenza di commesse". La cassa interesserà un numero massimo di 790 operai "che lavoreranno a orario ridotto o a sospensione di orario". 

Il periodo per la cig è quello compreso tra il 17 luglio e il primo ottobre (detratte le 2 settimane di chiusura collettiva per ferie dal 7 al 20 agosto): la cassa integrazione, dunque, avrà vigore per 9 settimane. Dopo quest'ultima raccomandata, i sindacati hanno a disposizione 5 giorni di tempo per chiedere all’azienda un incontro ed entrambe le parti hanno 25 giorni per cercare una possibile intesa. Alla scadenza o si arriva alla stipula di un accordo, oppure Electrolux potrà agire nuovamente in modo unilaterale e attivare la cassa integrazione, anche a riduzione d’orario. 

Electrolux, dunque, ha deciso di imboccare la via dell’unilateralità che era nelle sue disponibilità: lo ha fatto dopo che la settimana scorsa, i sindacati hanno detto ancora una volta no alla reiterata richiesta di attivare per tutto il mese di luglio la cassa integrazione a riduzione di orario con addetti in linea per 6 ore e le restanti due coperte dalla cig (vedi EFA News). La motivazione della presa di posizione dele Rsu sta nel fatto che, con la nuova cig, restano sole 12 settimane di cassa autorizzabili a disposizione dello stabilimento pordenonese prima di esaurire gli ammortizzatori ordinari. Poche, dicono i sindacati, visto che la priorità è difendere i posti di lavoro a Porcia. 

Vista la crisi pesante del mercato degli elettrodomestici, esaurite le 12 settimane (e con questa azione Electrolux ne cancella 9) lo spettro è quello di una ristrutturazione con esuberi che darebbe accesso agli ammortizzatori straordinari.

fc - 32472

EFA News - European Food Agency
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