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Emergenza alluvione: Figliuolo è il commissario straordinario

Designato oggi dal Consiglio dei ministri, il generale degli Alpini la spunta su Bonaccini, Vadalà e Dell'Acqua

Il suo nome era stato fatto nell'ambito dei candidati "ufficiosi". In molti sapevano che avrebbe assunto qualche nuova importante carica ma in pochi avrebbero scommesso su quella di commissario straordinario alla ricostruzione del dopo-alluvione. Un incarico che l'ultimo Consiglio dei Ministri ha affidato al generale Francesco Paolo Figliuolo.

Originario di Potenza, 62 anni il prossimo 11 luglio, Figliuolo è noto soprattutto per essere stato commissario straordinario per l'emergenza Covid-19, dal 1° marzo 2021 al 31 marzo 2022. Ufficiale degli Alpini, il neocommissario per il post-alluvione ha coordinato missioni in Kosovo e in Afghanistan. Da anni, Figliuolo vive a Torino con la moglie e i due figli.

Con questa nomina il Consiglio dei Ministri spariglia le carte in tavola, facendo definitivamente eclissare le possibilità per tutti i candidati alla carica che, per settimane, sono rimasti sulla cresta dell'onda.

Tramontata dapprima l'ipotesi del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, la scorsa settimana la rosa dei papabili commissari sembrava ormai essersi ristretta a due nomi: Giuseppe Vadalà, generale di brigata dei Carabinieri, dal 2017, commissario unico alle bonifiche; Nicola Dell'Acqua, designato dal governo commissario straordinario per l'emergenza siccità lo scorso 5 maggio (leggi notizia EFA News).

Il nome del "terzo incomodo" Figliuolo ha iniziato a farsi strada nelle ultime ore e nel pomeriggio di oggi, ormai, la notizia della sua nomina era data per certa. Il Consiglio dei ministri ha quindi ufficializzato il nome che era già nell'aria.

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