Oms: bufera mediatica sull'aspartame
Lo Iarc potrebbe definire il dolcificante potenzialmente cancerogeno
L'Organizzazione mondiale della sanità potrebbe dichiarare il dolcificante comunemente noto con il nome di aspartame potenzialmente cancerogeno. Secondo un'anticipazione della Reuters, il 14 luglio prossimo dovrebbe essere resa disponibile la monografia Iarc, l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, dedicata all'aspartame e la valutazione sarà pubblicata sulla rivista Lancet Oncology.
Chi ha imbeccato le Reuters su un tema così delicato? Un portavoce della Iarc ha dichiarato che i risultati delle commissioni Iarc e Jecfa dovevano rimanere riservate fino a luglio anche se venivano comunque considerate "complementari". Le conclusioni della Iarc, viene sottolineato, rappresentavano "il primo passo fondamentale per comprendere la cancerogenicità" dell'aspartame.
Una prima valutazione effettuata all'inizio degli anni Ottanta ne aveva confermato la sicurezza definendo la dose massima a 40 mg al giorno per chilo di peso corporeo. A più di 40 anni di distanza giunge oggi la nuova valutazione dello Iarc per decidere sulla capacità della sostanza di favorire lo sviluppo di tumori. Il gruppo di lavoro si è riunito dal 6 al 13 giugno scorsi. Mentre in questi giorni (27 giugno-6 luglio 2023) è in corso la riunione di un diverso gruppo di lavoro Oms-Fao che dovrà decidere la dose sicura per la sostanza.
Insomma, si sta verificando lo stesso grave balletto mediatico scatenato nel 2015 sulla carne rossa, con "anticipazioni" delle conclusioni Iarc, poi ampiamente ridimensionate nei mesi successivi.
L'aspartame è uno dei dolcificanti più diffusi al mondo, utilizzato in numerosi prodotti, tra cui bibite dietetiche, diversi tipi di yogurt light e di gomme da masticare, e altri ancora. La notizia arriva un mese dopo la pubblicazione da parte dell'Oms di linee guida che sconsigliano ai consumatori l'uso di dolcificanti non zuccherini per il controllo del peso (vedi EFA News).
Le conclusioni dello Iarc, per quanto si capisce dalle "anticipazioni", tuttavia non sembrano prendere in considerazione la quantità di prodotto che una persona può consumare in modo sicuro. Il consiglio per i singoli individui proviene infatti da un comitato separato di esperti dell'Oms sugli additivi alimentari: noto come Jecfa, ossia Joint Fao/Who expert committee on food additives, è il comitato congiunto di esperti sugli additivi alimentari dell'Oms e dell'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura) composto anche dalle autorità nazionali di regolamentazione.
Jecfa non ha ancora espresso il suo parere sull'uso quotidiano di aspartame consentito: il comitato ne sta esaminando l'utilizzo e dovrebbe annunciare i suoi risultati lo stesso giorno in cui lo Iarc annuncerà la sua decisione al pubblico, ossia il 14 luglio. Dal 1981, però, Jecfa ha dichiarato che l'aspartame è sicuro da consumare entro i limiti giornalieri accettati: un adulto di 60 chili di peso dovrebbe bere ogni giorno da 12 a 36 lattine di bibite dietetiche, a seconda della quantità di aspartame contenuta nella bevanda, per essere a rischio. Vedremo tra qualche giorno se il comitato avrà cambiato idea.
Mostra preoccupazione, per esempio, l'Isa, l'International sweeteners association, organizzazione internazionale che rappresenta i fornitori e gli utilizzatori di dolcificanti a basso o nullo contenuto calorico, compresi i produttori di dolcificanti da tavola. In un comunicato l'organismo si dice "seriamente preoccupato per le speculazioni preliminari sul parere dello Iarc, che potrebbero fuorviare i consumatori sulla sicurezza dell'aspartame".
"Lo Iarc non è un organismo di sicurezza alimentare -puntualizza il segretario generale dell'Isa, Frances Hunt-Wood-. Il Jecfa dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sta attualmente conducendo una revisione completa della sicurezza alimentare dell'aspartame e non è possibile trarre conclusioni finché non saranno pubblicati entrambi i rapporti".
"L'aspartame -aggiunge il segretario dell'Isa- è uno degli ingredienti più studiati della storia, con oltre 90 agenzie per la sicurezza alimentare in tutto il mondo che lo dichiarano sicuro, compresa l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, che ha condotto la più completa valutazione della sicurezza dell'aspartame fino ad oggi".
Il sistema di classificazione dell'agenzia dell'Oms prevede quattro categorie: il gruppo 1 è destinato alle sostanze per cui ci sono sufficienti prove di cancerogenicità; le sostanze inserite nei gruppi 2A (probabile cancerogeno) e 2B (possibile cancerogeno) sono considerate potenzialmente in grado di favorire lo sviluppo di tumori, ma con differenti livelli di forza delle prove scientifiche disponibili. L'ultimo gruppo è riservato alle sostanze per cui non siano disponibili prove di cancerogenicità. Secondo l'anticipazione Reuters, l'aspartame sarebbe stato inserito nella categoria dei 'possibili cancerogeni', in cui, al momento sono presenti 322 sostanze.
EFA News - European Food Agency