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Cibo sintetico: il dilemma degli induisti

Il consumo di carne bovina è sacrilego, anche quando è coltivata in laboratorio

Il pollo artificiale potrebbe essere accettato soltanto da alcuni ma, sicuramente, non da chi è vegano per scelta religiosa.

Nutrirsi con cibi a base di proteine animali coltivate in laboratorio non è problematico soltanto per ebrei o musulmani (leggi notizia EFA News). Anche gli induisti hanno i loro bei dilemmi. In primo luogo, in questa tradizione religiosa, la pratica di non mangiare carne deriva dal concetto di "Ahimsa", che equivale all'astenersi dal male.

Tale principio è d'importanza capitale per gli induisti e, in generale, per i popoli del Sud-Est asiatico. "Finché la carne coltivata non deriva da cellule create o raccolte dall'uccisione di un animale, molti indù probabilmente la troverebbero accettabile", ha spiegato Mat McDermott, direttore senior delle comunicazioni presso la Hindu American Foundation, intervistato dalla Cnn.

Alcuni di coloro che accettano l'idea del pollo coltivato eviterebbero comunque il manzo coltivato. "Data la riverenza per la mucca, una biopsia potrebbe causare un'ulteriore preoccupazione che probabilmente non ci sarebbe per il pollo", prosegue McDermott. Le mucche, effettivamente, sono considerate sacre dagli indù, che riservano loro una cura maggiore rispetto ad altri animali. Non basta tuttavia che la carne sintetica venga prodotta senza danneggiare l'animale: secondo McDermott, alcuni induisti sono molto radicali nella loro scelta vegana, quindi continuerebbero ad astenersi. 

"Gli indù Vaisnava, come gli Hare Krishna, tuttavia, cucinano e offrono tutto il nostro cibo in preghiera prima a Dio, Lord Krishna, come atto di devozione", ha ricordato Anuttama Dasa, direttore delle comunicazioni globali per l'International Society for Krishna Consciousness (Iskon). Secondo la Bhagavad Gita, un testo fondamentale per gli indù vaisnava, i prodotti a base di carne non possono essere offerti. Per questo motivo, la carne coltivata "è ancora impura" e, semplicemente, "non può essere mangiata", ha spiegato Dasa.

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EFA News - European Food Agency
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