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Esselunga, il Gip di Milano convalida il sequestro di 48 milioni

L'accusa è sfruttamento dei lavoratori e danni all'erario

Il Gip di Milano Domenico Santoro ha convalidato il sequestro di quasi 48 milioni di Euro a carico di Esselunga per una presunta maxi frode fiscale sull'Iva. A sequestrare il denaro è stata la scorsa settimana la Guardia di Finanza su disposizione del pm Paolo Storari (vedi EFA News). La presunta frode sarebbe stata portata avanti, secondo l'indagine della Procura, con lo schema della cosiddetta "somministrazione illecita di manodopera". Ciò, sempre secondo gli inquirenti, avrebbe comportato un "sistematico sfruttamento dei lavoratori" e "anche ingentissimi danni all'erario".

Nel provvedimento d'urgenza, il pubblico ministero Storari ha parlato di un "sistema" già emerso in altre indagini da lui istruite, attraverso il quale grandi aziende si garantiscono "tariffe altamente competitive" sul mercato "appaltando manodopera" in modo irregolare per servizi di logistica e "movimentazione merci".

I lavoratori, nmmegli altri come anche in questo caso, secondo l'accusa, di fatto lavoravano per la grande impresa ma, sulla carta, erano dipendenti di cooperative, consorzi e altre società: si tratta dei cosiddetti "serbatoi di manodopera", che nascevano e morivano in breve tempo, lasciando debiti. In conseuenza di ciò, secondo l'ipotesi accusatoria, i dipendenti sarebbero costretti a "migrare" da una società all'altra per mantenere il lavoro. 

Esselunga, già nei giorni scorsi, aveva fatto sapere di attendere "con fiducia le verifiche e gli approfondimenti, nella consapevolezza di aver operato sempre nel rispetto della legalità". 

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EFA News - European Food Agency
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