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La frenata Electrolux mette in difficoltà la pordenonese Nidec

A rischio lo stabilimento di Comina (PN) per il calo del mercato degli elettrodomestici

Nidec, la fabbrica di componentistica per gli elettrodomestici, risente del crollo dei volumi di Electrolux Porcia. L'allarme viene lanciato da Valter Taranzano, ceo di Nidec Acim che ha al suo interno la divisione Global Appliances, il colosso della componentistica che ha il proprio headquarters a Comina, nella periferia agricola di Pordenone. "Abbiamo bisogno di aiuto -dice Taranzano-. La soluzione sarebbe quella di concentrare qui tutte le nostre produzioni in Italia per saturare lo stabilimento e garantirne la sostenibilità". 

A rischio è lo stabilimento con 200 dipendenti, in sofferenza per il calo del mercato dell’elettrodomestico e lo stretto legame con lo stabilimento Electrolux di Porcia, al centro da tempo di voci di vendita. "Rispetto alla possibile vendita abbiamo ragionato su notizie di stampa che Electrolux non ha mai confermato -spiega l'ad riportato da Nordest Economia-. Ora la vicenda sembra chiusa ma non abbiamo certezze. A mio parere o la vicenda era una bufala, ma non sarebbe durata così a lungo, oppure era vera, e in questo caso non è ancora chiusa".

I cinesi di Midea dicono di essersi ritiratio dall'affare (vedi EFA News). Non tutti ci credono: cosa cambierebbe se arrivasero loro a Porcia? "Se Midea acquisisse Electrolux, nel medio termine i volumi che oggi Nidec realizza per Electrolux, in tutto il mondo, verrebbero progressivamente azzerati -spiega senza mezzi termini Taranzano-. Un loro acquisto impatterebbe pesantemente e in negativo perché Midea è verticalizzata e ha al proprio interno una divisione, simile alla nostra Nidec global appliances, che produce motori e compressori, ed è il nostro maggiore concorrente sui motori con la controllata Welling: non ancora, invece, sui compressori, con i quali si affacciano solo ora nel 'bianco'".

D'altra parte, come mette in rilievo l'ad, "il mercato è in contrazione in tutto il mondo: la subiamo anche noi, e la ripartenza non si vede, nessuno si attende un’inversione del trend nella seconda parte dell’anno tanto che si parla del 2024, ma certezze non ce ne sono". Lo stabilimento Nidec a Comina soffre di più, proprio per la contrazione di volumi di Porcia. "Circa il 75% della produzione del sito è per Electrolux, quindi lo stato di sofferenza è elevato, e lo è ormai da 2/3 anni, con perdite sul conto economico di 1,5/2 milioni a trimestre", spiega l'ad.

IN passato si è parlato di una opportunità: e cioè che il Gruppo Acim (acronimo di Commercial and Industrial Motors Division di Nidec) si "spendesse" proprio per la Nidec di per Comina. "Andava fatta una valutazione -risponde Taranzano-. Si tratterebbe comunque di un’operazione che richiede sacrifici perché per saturare il sito della Comina dovremmo chiudere stabilimenti più piccoli che abbiamo in Italia, che producono componenti anche per altri settori. Si tratterebbe di un’operazione di razionalizzazione che, dal punto di vista industriale avrebbe un senso".

"Ci sono delle perplessità, però -aggiunge l'ad-. Una riguarda il costo del lavoro, che a Pordenone è più alto rispetto ad altre aree d’Italia in cui siamo insediati: parliamo di un 8%-10% in più frutto delle contrattazioni in Zanussi-Electrolux. Questo crea delle difficoltà nel momento in cui si deve decidere dove concentrare le produzioni. L’altra è che spostare le produzioni ha dei costi".

Aiuti? "Se c’è un interesse generale a mantenere sul territorio un’azienda e le sue produzioni, immagino si possa parlare anche di aiuti, cosa che accade in altri Paesi, ad esempio l’Austria, dove il nostro piano di investimenti ha avuto il supporto delle istituzioni nazionali e locali", prosegue Taranzano che annuncia la prossima mossa, ossia "l’apertura di un tavolo sia con il sindacato che con le istituzioni per capire se ci sono o meno le condizioni per avviare un’operazione di concentrazione in Comina, mantenendo sul territorio l’unica grande azienda della componentistica per l’elettrodomestico rimasta a produrre in Europa".

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EFA News - European Food Agency
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