Tea /2. Il plauso del mondo agroalimentare alla proposta Ue
Scordamaglia (Filiera Italia): "Rappresentano la vera sostenibilità, non ideologica ma concreta"
La proposta della Commissione europea (leggi notizia EFA News) per legalizzare le Tecniche di evoluzione assistita (Tea) o Nuove Tecniche Genomiche ha ricevuto il plauso di gran parte dell'associazionismo agroalimentare. “Ci troviamo davanti a un punto di svolta per il nostro settore. La nuova regolamentazione abbraccia finalmente l’approccio scientifico ed evidenzia il ruolo fondamentale che questi strumenti potranno avere per il futuro dell’agricoltura”, dichiara Clara Fossato, direttore del coordinamento Cibo per la mente, che riunisce 15 associazioni per l'innovazione in agricoltura.
L'auspicio di Cibo per la mente è che "questa regolamentazione possa essere approvata, con l’obiettivo di garantire agli agricoltori europei la possibilità di fronteggiare con maggiore fiducia le sfide sempre più pressanti della sicurezza degli approvvigionamenti alimentari, del contrasto alla crisi climatica e nella direzione di un’agricoltura sempre più sostenibile".
Secondo l'amministratore delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia, così come impostate dalla Commissione, le Tea rappresentano "la vera sostenibilità che vogliamo, non ideologica, ma concreta e perfettamente compatibile con una tradizione agroalimentare di qualità e sostenibile come quella italiana". Secondo Scordamaglia "è durato poco il ricatto del commissario Timmermans che aveva minacciato di non far uscire la proposta sulle Tea senza la garanzia di un voto positivo dell’Europarlamento sulla riduzione dei fitofarmaci”.
Da parte sua, Cia-Agricoltori italiani ribadisce: "L’agricoltura in corsa contro i cambiamenti climatici chiede all’Europa più attenzione alla sostenibilità delle imprese del settore e tempestività nelle risposte. Per questo la pubblicazione della proposta della Commissione Ue sulle nuove tecniche genomicherappresenta uno step chiave del percorso verso la transizione green".
Per il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, quello della Commissione Ue rappresenta un "passo determinante che in Italia potrà giovarsi del primo storico accordo siglato esattamente tre anni fa tra agricoltori e scienziati per la una nuova genetica “green” tra la Coldiretti e la Siga (Società Italiana di Genetica Agraria) che punta a tutelare la biodiversità dell’agricoltura italiana e, al contempo, a migliorare l’efficienza del nostro modello produttivo attraverso, ad esempio, varietà più resistenti, con meno bisogno di agrofarmaci ed acqua con risvolti positivi in termini di sostenibilità ambientale in un impegno di ricerca partecipata anche da ambientalisti e consumatori".
EFA News - European Food Agency