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Anuga prepara il "Meat" dal 7 ottobre a Colonia

Fino all'11 il "chi è chi" dell'industria internazionale della carne: attesi 800 espositori

Ancora una volta anche quest'anno, dal 7 al 11 ottobre, Anuga Meat riunirà a Colonia il "who is who" dell'industria internazionale della carne. Al momento sono circa 600 le aziende espositrici al salone specializzato di Anuga per carne, salumi e pollame: per l'inizio della rassegna, però, sono attesi complessivamente oltre 800 produttori del segmento carni e insaccati.

Per dimostrarsi all'altezza dei desideri dei consumatori in termini di alimentazione sana, regionalità, sostenibilità e benessere animale, alla prossima edizione di Anuga Meat saranno esposti, oltre a carne, salumi e pollame, anche alternative alla carne vegane e vegetariane e surrogati vegetali ad alto contenuto di proteine: questi ultimi saranno presentati in particolare nella mostra speciale "Meet more Meatless".

Fra i principali espositori della prossima edizione sono annoverati Bell, Beyond Meat, Bigard, BRF, Campofrio, Cris-Tim, CPF, ElPozo, Grupo Vall Companys, Inalca, JBS, Lamex, LDC, Noel, Tönnies, Tyson, VanDrie, Vion, Westfleisch, Wiesenhof e altri. Importanti collettive europee in arrivo da Belgio, Francia, Gran Bretagna, Italia, Paesi Bassi e Spagna. Con Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay sarà rappresentato anche il continente sudamericano. 

Fra le collettive di rilievo si ricordano Associação Brasileira das Indústrias Exportadoras de Carnes (Abiec), Associação Brasileira de Proteína Animal (ABPA), German Meat, Meat and Livestock Australia (MLA), Instituto Nacional de Carnes (INAC) e Instituto de la Promoción de la Carne Vacuna Argentina (IPCVA). Le collettive, sottolinea un comunicato ufficiale, "esporranno l'intera varietà della produzione di carne nei vari stadi di lavorazione: dalle carni non lavorate, ai preparati a base di carne e ai prodotti convenience, per finire con i salumi più raffinati e le specialità regionali".

Per facilitare la visita agli operatori i vari segmenti di Anuga Meat saranno così ripartiti fra i padiglioni: padiglione 5.2 salumi, padiglione 6 carne rossa, padiglione 9 pollame e carne rossa. "L'elevata partecipazione delle aziende espositrici -sottolinea la nota- dimostra che l'industria internazionale della carne assegna ancora un'importanza cruciale all'export: di particolare rilevanza resta l'apertura di nuovi mercati potenziali". D'altra parte il mercato mondiale dà segni di crescita e cambiamenti delle preferenze dei consumatori: secondo una statistica di Innova Market Insights, knowledge partner della rassegna, a livello mondiale l'industria della carne fa registrare un tasso di crescita medio annuo del 5,4% per quanto riguarda i nuovi prodotti. 

Nella categoria "carne", inoltre, emergono sempre nuove richieste: i consumatori riservano grande attenzione alla regionalità e alla tracciabilità dei prodotti e si confrontano sempre più spesso con tematiche quali benessere animale e tutela degli animali. Gli aspetti etici e ambientali hanno fatto segnare un tasso di crescita del 17%, seguiti dai prodotti halal con il 14%. Anche l'elevato contenuto proteico e le richieste in materia di origine dei prodotti sono cresciuti del 14%.

Per quanto riguarda i nuovi mercati, il Vietnam è quello in maggiore sviluppo, con un tasso di crescita del 51% per l'inserimento di nuovi prodotti, tallonato dalla Corea del Sud con un tasso del 38% nello stesso periodo.
Mentre Vietnam e Corea del Sud sfoggiano uno sviluppo mozzafiato, fra luglio 2021 e giugno 2022 Regno Unito, Cina e Germania registrano l'attività più intensa con riferimento agli inserimenti di prodotto. Questi tre paesi evidenziano rispettivamente una penetrazione di mercato del 19%, 14% e 13%, chiaro segno di una forte presenza e dell'interesse dei consumatori verso i prodotti a base di carne.

E per quanto concerne il futuro dei sostituti della carne? È ormai un trend persistente: l'abbondanza di alternative vegetali e/o surrogati della carne destinati a servire anche il mercato in crescita dei cosiddetti flexitariani. Secondo un sondaggio condotto nel 2021 fra i consumatori, i consumatori mostrano una maggiore apertura nei confronti delle nuove tecnologie, dopo aver visto dove hanno condotto le innovazioni a base vegetale (41%).

Le motivazioni alla base di un ridotto consumo di carne si allineano in generale a quelle che spingono i vegetariani a rinunciare completamente a questo alimento: un mix di motivi sanitari e ambientali, unito al risparmio delle risorse. Questo trend stimola i reparti della carne a trasformarsi gradualmente in reparti proteici, che propongono anche fonti di proteine alternative a base di soia, grano, piselli e altro ancora.

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EFA News - European Food Agency
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