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CLARA MOSCHINI

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Mosca si prende le filiali russe di Carlsberg e Danone

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto firmato da Putin

L'aveva detto e l'ha fatto. Anzi l'ha rifatto, questa volta colpendo due giganti come Carlsberg e Danone. Parliamo dello zar Vladimir Putin che la fa pagare cara, è il caso di dirlo, alle aziende che hanno manifestato nei mesi scorsi l'intenzione di lasciare il paese in conseguenza dell'invasione in Ucraina. Con un decreto firmato dallo stesso Putin, datato 25 aprile scorso ma pubblicato in Gazetta ufficiale, ieri, 16 luglio, lo Stato russo ha assunto il controllo della filiale russa del produttore francese di yogurt Danone e della partecipazione della società di birra Carlsberg in un produttore locale. 

La notizia è stata confermata proprio da Carlsberg che, in un comunicato diu ieri, 16 luglio, scrive: "il governo russo ha pubblicato oggi (ieri, domenica 16 luglio, ndr) un decreto presidenziale che trasferisce le birrerie Baltika alla gestione temporanea dell'Agenzia federale russa per la gestione delle proprietà statali. Il Gruppo Carlsberg non ha ricevuto alcuna informazione ufficiale dalle autorità russe in merito al decreto presidenziale o alle conseguenze per Baltika Breweries".

"Il Gruppo Carlsberg -prosegue la nota- ha operato in conformità alle norme e ai regolamenti locali in Russia e ritiene che questo sviluppo sia inaspettato. Il gruppo valuterà le conseguenze legali e operative di questo sviluppo e adotterà tutte le azioni necessarie in risposta".

"Il 28 marzo 2022 -aggiunge il comunicato-, il gruppo Carlsberg ha annunciato la sua decisione di cercare di dismettere completamente le sue attività in Russia: a seguito di un ampio processo di separazione dell'attività dal resto del gruppo, il 23 giugno 2023 (vedi EFA News) è stato firmato un accordo per la vendita dell'attività russa, soggetto alle approvazioni normative e al soddisfacimento di alcune condizioni in diverse giurisdizioni. A seguito del decreto presidenziale, le prospettive di questo processo di vendita sono ora molto incerte. Il gruppo sta ottenendo informazioni più dettagliate e pubblicherà al più presto tutte le informazioni rilevanti e verificate, comprese le potenziali implicazioni finanziarie".

Il decreto prevede che le partecipazioni di Danone Russia e Baltika Breweries, di proprietà straniera, vengano affidate alla "gestione temporanea" dell'agenzia governativa Rosimushchestvo. Più precisamente, il 98,56% delle azioni del birrificio russo Baltika, appartenente a Carlsberg, e 83.292.493.000 azioni di "Danone Russia", possedute dal gruppo "Produits Laitiers Frais Est Europe", sono poste sotto il controllo dello Stato russo insieme ad altre 85.000 azioni appartenenti al gruppo "Danone Trade". 

Danone commercializza latte e yogurt in Russia con i marchi Danone, Danissimo o Prostokvashino. Nel 2010 il gruppo aveva acquistato il 57,5% del secondo prodotto caseario russo, Unimilk (21% di quota di mercato e 25 stabilimenti). Già lo scorso anno, a marzo, il colosso francese aveva manifestato l'intenzione di bloccare le attività in Russia (vedi EFA News 

La decisione di Putin arriva dopo che, ad aprile, le filiali russe della tedesca Uniper e della finlandese Fortum sono state poste sotto il controllo dello Stato. All'epoca, il Cremlino aveva avvertito che avrebbe potuto sequestrare altri beni occidentali su base temporanea, come ritorsione per le mosse contro le aziende russe all'estero dopo che Mosca aveva inviato migliaia di truppe in Ucraina lo scorso anno.

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EFA News - European Food Agency
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