Caffè Vergnano chiude il 2022 in perdita
Pesa l'aumento esponenziale della materia prima
Caffè Vergnano, il noto brand piemontese controllato dall'omonima famiglia e partecipato al 30% da Coca-Cola Hbc, chiude il 2022 con ricavi in aumento, ma col rosso dell'ultima riga, complice il balzo dei costi della materia prima e dell'energia.
Il fatturato, secondo quanto riporta Italia Oggi, è ammontato a 97,5 milioni di euro (+12% rispetto al 2021), con un valore dell'Ebitda dimezzato a 4,6 milioni, e una perdita di 425.000 euro, rispetto all'utile di 3,5 milioni del 2021. Secondo la relazione che accompagna il bilancio, l'aumento dei ricavi a parità di volumi è stato realizzato con ritocchi ai prezzi di listino. Buono l'andamento del canale horeca estero che ha compensato la contrazione di vendite nella gdo.
Cresciuto l'indebitamento, passato da 18 a 22 milioni di euro, di cui ben 16 milioni riferiti ai pagamenti del caffè crudo.
La società, guidata dalla ceo Carolina Vergnano, realizza il 27% del fatturato all'estero. La partnership con Coca-Cola Hbc dovrebbe spingere ulteriormente lo sviluppo internazionale.
EFA News - European Food Agency