Che bufala! Il magazine del Consorzio della mozzarella mette come direttore l'Ai
E' il primo periodico nel settore agroalimentare e dei prodotti Dop e Igp realizzato da un’intelligenza artificiale generativa
Ci mancava solo questa. Non basta la carne sintetica, adesso nel settore agroalimentare arriva anche la rivista che si occupa di formaggi e che è diretta da un ChatGPT, in pratica, fisicamente, da nessuno. Succede, insomma, che la Bufala News Magazine, la rivista ufficiale del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop è il primo periodico d'informazione nel settore dell’agroalimentare e dei prodotti Dop e Igp che viene realizzato da un’intelligenza artificiale generativa.
In attesa di capire meglio di cosa si tratta e nelle speranza che, almeno questa, volta, il detto latino nomen omen non abbia valore (perché altrimenti si tratterà di una rivista.... bufala) non ci resta che archiviare la notizia che l'intelligenza artificiale ha già scritto articoli sulla mozzarella di bufala campana Dop e sul ruolo del Consorzio di Tutela: un tool ha anche selezionato le foto a corredo dei servizi.
I risultati, dice un comunicato ufficiale, "sono incoraggianti. Non sono stati riscontrati pregiudizi sulla Bufala Campana, anzi emerge una chiara e completa percezione di quanto questo prodotto sia una vera icona del made in Italy nel mondo, come viene definita da ChatGPT". Non solo, pare che, non ci siano "errori macroscopici nemmeno sul ruolo del Consorzio di Tutela, fatta eccezione per gli ambiti di intervento". Sulle foto, invece, sottolinea la nota, "c’è ancora tanto da migliorare, perché molte non fanno correttamente riferimento alla lavorazione della Mozzarella Dop".
Un esempio di come questo "giornalista non giornalista" (e nemmeno umano) scrive è dato dal primo articolo scritto da ChatGPT sul numero di luglio-agosto 2023. “La mozzarella di bufala campana Dop è un tesoro gastronomico italiano ammirato e apprezzato sia in patria che all'estero -scrive l'intelligenza artificiale-. Questo formaggio fresco, cremoso e delicato è un'icona della cucina italiana e rappresenta l'eccellenza dei prodotti caseari tradizionali”.
“Il Consorzio -prosegue l'articolo del tool IA circa il lavoro dell’organismo di tutela- svolge un ruolo fondamentale nella tutela e nella promozione di uno dei prodotti gastronomici italiani d'eccellenza. La mozzarella di bufala campana è un tesoro culinario con una lunga tradizione e un gusto unico, e il Consorzio lavora per preservarne la qualità e autenticità, garantendo al consumatore un prodotto di alta qualità”.
In un articolo di commnento intitolato "Porve di futuro", la redazione (crediamo) conferma: "non abbiamo riscontrato pregiudizi sula bufala campana, anzi emerge una chiara e completa percezione di questo prodotto". Probabile, dunque, che all'intelligenza artificiale in questione piaccia la mozzarella di bufala campana, avendola sicuhramente assaggiata, e che ne condivida la diffusione nel mondo.
"Il cambiamento previsto è epocale - si legge ancora nell'articolo a commento- siamo non solo in procinto di riscrivere le 'regole di ingaggio' assolutamente inedite ma anche il mondo del lavoro sta per essere rivoluzionato dal ruolo dell'intelligenza artificiale". Una rivoluzione che, non si sa se è chiaro, parte da un dato speculativo: l'intelligenza artificiale non la paghi. Quindi, nel caso prendesse piede, basta stipendi, basta contributi e basta pensioni. Un bengodi (o una bufala?, scusate la ripetizione).
“Il mondo del food, in particolare del made in Italy di qualità, ha numerose sfide da cogliere con l’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale -sottolinea Pier Maria Saccani, direttore del Consorzio di Tutela-. Noi abbiamo voluto fare un esperimento attraverso un numero speciale del magazine del Consorzio. Ovviamente la mozzarella sarà sempre realizzata solo da mani sapienti”. Almeno questo, speriamo bene.
EFA News - European Food Agency