Non riceve alcun finanziamento pubblico
Direttore responsabile:
CLARA MOSCHINI

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Logistica, 9,5 mln dal Masaf per il porto di Vado Ligure

Investimento nella misura "Sviluppo logistica per agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo"

L'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, che comprende i porti di Genova, Savona, Vado Ligure, ha ottenuto un finanziamento a fondo perduto di 9,5 milioni di Euro dal ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste per la realizzazione di un programma di investimenti nell'ambito della misura "Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo". 

Come sottolinea un comunicato ufficiale dell'Adsp, "prevista dal Pnrr, con la Misura M2C1, il finanziamento è destinato alla realizzazione, in 24 mesi, di un programma di investimenti al fine di sviluppare la logistica agroalimentare tramite il potenziamento e l’automatizzazione del parco ferroviario nel bacino portuale di Vado Ligure (Savona) e allo sviluppo della nuova infrastruttura digitale dell’attuale Varco Faro". 

Gli interventi finanziati dal ministero dell'Agricoltura, si inseriscono all’interno di una più ampia programmazione portuale che include la nuova piattaforma Multipurpose Vado Gateway, il potenziamento del Reefer Terminal, lo sviluppo dell’infrastruttura retroportuale e una serie di investimenti privati come l’ampliamento del silos caffè del Gruppo Pacorini, i nuovi magazzini refrigerati Frigo Genova e Il punto logistico di interscambio alimentare V.I.O.

Il sistema portuale e logistico di Vado Ligure svolge già oggi un ruolo fondamentale nelle supply chain del settore ortofrutticolo e dell’industria alimentare, grazie alla sua offerta di servizi logistici per prodotti deperibili, refrigerati e soft commodities. Inoltre, la vicinanza agli assi di comunicazione autostradale e ferroviaria e la posizione geografica vicino ai mercati del Nord Italia e del Sud Europa lo rendono un polo logistico di alto interesse. Grazie al finanziamento ottenuto da parte del ministero dell'Agricoltura, l’AdSP potrà sfruttare appieno le opportunità offerte dal Pnrr "rendendo lo scalo un modello di efficienza e sostenibilità nel settore portuale".

Gli interventi, aggiunge la nota, "avranno un impatto diretto sugli obiettivi DNSH, ossia Do no significant harm, cioè Non arrecare un danno significativo) di mitigazione dei cambiamenti climatici tramite la digitalizzazione e il potenziamento dei binari e di prevenzione e riduzione dell’inquinamento tramite l’automazione e modifica del piano del ferro".

Grazie a questo programma di investimenti, il Porto di Vado Ligure implementerà nuove tecnologie per il controllo e la gestione del parco ferroviario, "consentendo di ottimizzare la programmazione dei flussi dei treni in entrata e in uscita dal porto in modo da ridurre al minimo i tempi di sosta dei container reefer a bordo dei convogli senza alimentazione". Ciò permetterà di migliorare l'efficienza logistica, aumentare la capacità operativa e favorire il trasporto delle merci su rotaia, riducendo l'uso del trasporto su gomma e conseguentemente l'impatto ambientale. 

Verrà implementato, inoltre, un sistema per "tracciare la movimentazione dei container e trasmettere i dati agli enti di controllo, garantendo una maggiore trasparenza e sicurezza nell'intero processo logistico. Sarà anche realizzato un secondo varco stradale automatizzato per l'accesso al porto che consentirà un miglior flusso di veicoli".

La proposta progettuale ha superato la verifica di ammissibilità effettuata da Invitalia S.p.a., "dimostrando la sua conformità ai requisiti formali e alle disposizioni specifiche previste dal Decreto, rispettando il principio del Dnsh e i criteri di valutazione riguardanti il tag climatico e quello digitale".


 
 

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