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CLARA MOSCHINI

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Frutta tropicale: una risorsa per l'agricoltura del Sud Italia?

In cinque anni, i cambiamenti climatici hanno triplicato la coltivazione di manghi, banane e avocadi

Chi l'ha detto che il riscaldamento globale debba essere necessariamente una disgrazia? Un'inchiesta del Wall Street Journal è andata a indagare come cambia l'agricoltura nel bacino Mediterraneo: in quest'area geografica, sostiene l'articolo, "dall’inizio dell’epoca industriale a oggi, le temperature medie sono aumentate di circa 1,5 gradi Celsius, più che in qualsiasi altra regione del mondo a eccezione dell’Artico".

Trattando le casistiche italiane, il quotidiano statunitense menziona in primo luogo lo scenario del Nord, dove a fare le spese della siccità prolungatasi a cavallo tra la maggior parte del 2022 e i primi mesi del 2023, è stata soprattutto la risicoltura, al punto che "alcuni coltivatori hanno preferito piantare la soia, che richiede meno acqua".

Sempre nell'Italia settentrionale, il clima sempre più caldo, in compenso, ha permesso la coltivazione su vasta scala di pomodori e olive, colture che fino a quindici anni fa erano esclusive delle regioni centrali e meridionali della Penisola. "Un aumento di un grado Celsius o di un grado e mezzo implica che adesso in Italia settentrionale possiamo coltivare il grano. Se però all’aumento delle temperature seguono forti piogge e grandinate, con chicchi grandi come palline da tennis, le cose si complicano enormemente", ha dichiarato al Wall Street Journal Lorenzo Bazzana, responsabile dell’analisi economica presso Coldiretti. 

Probabilmente più rosea è la situazione nel Mezzogiorno, dove "gli agricoltori ormai seminano frutta tropicale, per esempio i manghi. La coltivazione di frutti di questo tipo – banane, manghi e avocado – in Italia è triplicata negli ultimi cinque anni e ormai occupa circa 1200 ettari di terreni in Sicilia, Calabria e Puglia", si legge sul quotidiano statunitense, che cita nuovamente Coldiretti come fonte.

Se il cambiamento climatico - specie quando si manifesta in tempi rapidi - indubbiamente provoca problemi e solleva sfide, non è detto che debba risultare sempre e necessariamente negativo. Una parte degli agricoltori italiani stanno mostrando spirito di adattamento e non bisogna escludere a priori che le trasformazioni pocanzi elencate non possano tradursi in un risultato positivo nei prossimi anni. E' altrettanto significativo, comunque, che a porre l'accento su questi cambiamenti debbano essere in primis gli americani...

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EFA News - European Food Agency
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