Heineken: fatturato globale a +6,3% nel primo semestre 2023
Calano però le vendite a volume: pesa il mercato asiatico che perde il 13,2%
In ascesa il mercato africano e quello delle bevande analcoliche.
Heineken ha concluso il primo semestre 2023, con un fatturato salito del 6,3% rispetto all'anno precedente e una crescita organica solida (+12,7% per ettolitro). Però le vendite in volume sono diminuite del 5,6%, influenzate anche da una crisi che affligge il mercato asiatico (volumi a -13,2%) e, in modo particolare, il Viet Nam. Il singolo marchio Heineken (il gruppo comprende, tra gli altri, brand come Birra Moretti, Ichnusa, Dreher, Birra Messina) è comunque cresciuto in volume dell'1,7% a livello globale. Esclusa la Russia, la crescita si attesta al 3,7%.
In calo l'utile operativo, che scende del 22,2%. Più contenuta la riduzione del operativo organico (-8,8%). L'utile netto ha fatto registrare un -8,6%, mentre il calo organico dell'utile netto (Beia -(before exceptional items and amortisation of acquisition-related intangible assets) si attesta al -11,6%. L’utile per azione è parti a 2,04 € (2,03 € – Beia). Un fenomeno attribuibile ai rincari delle materie prime e all'inflazione, oltre che alla svalutazione delle operazioni del gruppo in Russia.
In valori assoluti i ricavi si sono attestati a 17,42 miliardi di euro, l'utile operativo lordo a 1,93 miliardi, l'utile operativo a 1,27 miliardi e l'utile netto a 1,15 miliardi di euro.
“Continuiamo a concentrare i nostri sforzi sull’esecuzione delle nostre priorità EverGreen e su investimenti per la creazione di valore sostenibile a lungo termine - spiega Dolf van der Brink, presidente e amministratore delegato di Heineken -. Abbiamo dato la priorità e abbiamo attuato la politica dei prezzi anticipata necessaria per compensare l’inflazione senza precedenti dei costi delle materie prime e dell’energia. In Europa, la regione con l’impatto inflazionistico più elevato, i volumi sono diminuiti in linea con le nostre aspettative, ma la domanda in Apac (Asia e Pacifico) è stata notevolmente più debole del previsto, a causa di una recessione economica e del nostro scarso rendimento in Vietnam".
La performance finanziaria nel primo semestre del 2023 è giudicata da van der Brink "inferiore alle aspettative" e ciò è dovuto proprio alla crisi del mercato Apac, un tempo particolarmente redditizio per Heineken. Allo stesso tempo, il gruppo ha aumentato i propri investimenti in marketing e vendite di 0,2 miliardi di euro a livello globale per alimentare la crescita futura. Le piattaforme digitali di Heineken hanno generato 5,2 miliardi di euro di valore lordo della merce, con un aumento del 36% rispetto all’anno precedente.
"Nel secondo semestre - prosegue van der Brink - ci aspettiamo una moderazione dell’aumento dei prezzi con un graduale miglioramento delle tendenze del volume, che dovrebbero registrare una diminuzione a un solo cifra. In termini di produttività, ci aspettiamo un’accelerazione significativa rispetto ai 200 milioni di euro di risparmi lordi del primo semestre. Nel complesso, prevediamo una forte inversione di tendenza nella crescita dell’utile operativo (beia) nel secondo semestre e per l’intero anno prevediamo una crescita organica dell’utile operativo (beia) stabile o una sola cifra”.
L’azienda ha ampliato il portfolio in ambito Low & No-Alcohol, il cui volume di questi prodotti è rimasto stabile nel primo semestre, con una crescita a doppia cifra in 15 mercati, tra cui il Brasile, il Messico, la Spagna, il Panama e la Bulgaria, compensata da una diminuzione in Nigeria, Francia, Polonia e Germania. Heineken 0.0, in particolare, continua a crescere in Brasile e Usa e recentemente il marchio è stato lanciato anche in Cina.
In Messico, grande successo hanno avuto gli analcolici, cresciuti quasi del 40%, grazie al lancio di Tecate 0.0. Il marchio Zagg, bevanda energetica a base di malto, è stato lanciato lo scorso anno in Nigeria mentre Hoppy Refresher, l’acqua frizzante infusa nel luppolo di Lagunitas, ha avuto un buon inizio.
Altra novità dell'anno scorso è stata Tiger Soju, una birra infusa di soju, lanciata in Vietnam e a Singapore. Il 26 aprile Heineken ha completato l’acquisizione di Distell Group Holdings Limited e Namibia Breweries Limited, che sono state riunite con Heineken Sudafrica in “Heineken Beverages”, guidata in maggioranza da Heineken, per cogliere le significative opportunità di crescita futura nell’Africa australe.
Heineken si sta anche adoperando per lasciare la Russia, ma, a seguito dei recenti sviluppi, sta avendo molte difficoltà a lasciare il Paese, nel quale si stima che tra il 2022 e il 2023 il gruppo ha avuto una svalutazione pari a 201 milioni di euro. Lo scorso 3 luglio, infine, Heineken ha annunciato l’intenzione di vendere Vrumona, il suo produttore di bevande analcoliche nei Paesi Bassi, per concentrarsi maggiormente sul futuro della birra e non solo nel Paese.
EFA News - European Food Agency