Il ministro degli Esteri britannico James Cleverly presenterà un nuovo pacchetto di sostegno al settore agricolo nigeriano, per renderlo più resiliente al cambiamento climatico. Come riferito da un portavoce, il ministro illustrerà la misura durante la sua visita nel Paese africano questa settimana.

Il sostegno include un contratto da 55 milioni di sterline per aiutare a trasformare l'economia rurale della Nigeria e una sovvenzione di 2,9 milioni di sterline per sostenere più di 4 milioni di persone nell'adozione e nel potenziamento di pratiche agricole sostenibili, ha affermato il governo.

"Insieme ci stiamo concentrando sul futuro, mettendo in atto misure ecologiche e pulite, sia nell'agricoltura che nello sviluppo delle infrastrutture, per creare soluzioni resistenti al clima per le sfide globali che tutti affrontiamo oggi e che dovremo sempre più affrontare negli anni a venire", dichiara Cleverly in un comunicato.

La maggior parte degli abitanti della nazione più popolosa del continente africano vive in aree rurali e sta affrontando la fase più acuta dei cambiamenti climatici, a partire dalla siccità e dalle inondazioni, che generano caos.

Il nuovo finanziamento aumenterebbe la produttività e la resilienza nel settore agricolo nigeriano, favorendo lo sviluppo di colture resistenti al caldo e alle inondazioni e aumentando la fertilità del suolo, ha aggiunto il governo britannico.

Cleverly, che ha in programma una visita all'hub commerciale di Lagos, per poi fare tappa alla capitale Abuja, annuncerà anche un fondo di 10 milioni di sterline per finanziamenti a progetti infrastrutturali rispettosi del clima, si legge in una nota.

Lo scorso anno, più di 600 persone sono rimaste vittime della peggiore inondazione degli ultimi dieci anni in Nigeria. Un cataclisma che, oltretutto, ha provocato almeno un milione di sfollati. L'alluvione ha spazzato via i raccolti, esacerbando la crisi alimentare di una nazione in cui milioni di persone sono cadute nella povertà negli ultimi tre anni, secondo quanto riferiscono i gruppi umanitari internazionali.