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Il Regno Unito cambia la legge sugli alcolici

Aumenta l'imposta sui prodotti più alcolici, aliquote ridotte per i birrifici

Aumenta l'imposta sugli alcolici nel Regno Unito per le bevande a più alto contenuto di Abv, ossia di alcol by volume. Molte bevande alcoliche costeranno di più nel Regno Unito, insomma, dopo che il primo ministro Rishi Sunak e il Cancelliere Jeremy Hunt hanno introdotto il 1° agosto la nuova imposta sugli alcolici.
Tutte le bevande alcoliche saranno tassate in base al volume di alcol (Abv), anziché in base al tipo di alcol, come avveniva nel sistema precedente.

Gli aumenti portano, però, una novità: l'imposta, infatti, si abbasserà sugli scaffali dei supermercati per molte bevande alcoliche, tra cui bottiglie di birra chiara, gin tonic premiscelato e prosecco. Le imposte più basse saranno applicate ai prodotti a basso contenuto di alcol (quelli con gradazione inferiore al 3,5% Abv) e a tutte le bevande con gradazione superiore all'8,5% Abv che pagheranno la stessa aliquota indipendentemente dal tipo di prodotto.

In un comunicato stampa, il precedente sistema di tassazione è stato descritto come "complesso e ingiusto": il nuovo sistema, invece, si dice che "sostenga i più ampi obiettivi fiscali e di salute pubblica del Regno Unito".

"Voglio sostenere le industrie delle bevande e dell'ospitalità che contribuiscono a far crescere l'economia e i consumatori che ne godono il risultato finale -sottolinea il premier Sunak-. I cambiamenti di oggi non solo proteggeranno il prezzo della vostra pinta al pub, ma andranno anche a beneficio di migliaia di imprese in tutto il Paese. Abbiamo approfittato della Brexit per semplificare il sistema dei dazi, per ridurre il prezzo di una pinta e per sostenere i pub britannici".

Il governo sta inoltre introducendo lo "Small Producer Relief", che sostituisce ed estende il precedente regime Small Brewers Relief, introdotto per ridurre le aliquote dell'accisa sulla birra per i piccoli produttori.
Il regime consente alle piccole imprese che producono prodotti alcolici con un Abv inferiore all'8,5% di beneficiare di aliquote ridotte dell'imposta sugli alcolici sui prodotti qualificati. Si dice che questo sistema darà ai piccoli produttori "la libertà finanziaria di sperimentare nuovi tipi di bevande e di far crescere la propria attività".

"Queste sono le modifiche più significative al sistema di accise sugli alcolici da generazioni, che avranno implicazioni di vasta portata su ciò che ordiniamo al pub e su ciò che appare sugli scaffali dei negozi -spiega Barry Watts, responsabile delle politiche e degli affari pubblici della Society of independent brewers, organizzazione fondata nel 1980 che rappresenta gli interessi dei birrifici indipendenti nel Regno Unito-. Si tratta del culmine di cinque anni di consultazioni sul futuro dello Small Breweries' Relief, un regime che ha reso possibile l'enorme crescita dei birrifici artigianali negli ultimi vent'anni. Queste modifiche affronteranno finalmente il problema del limite che ostacolava la crescita dei piccoli birrifici e si baseranno sul successo del regime applicandolo ad altri prodotti alcolici al di sotto dell'8,5%".

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EFA News - European Food Agency
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