Pesce, cresce il consumo sulle tavole degli italiani
Attenzione però alla conservazione nei caldi mesi estivi. I consigli di Orobica Pesca
Il consumo di pesce fresco in Italia cresce, invertendo la tendenza degli acquisti dello scorso anno. Secondo le elaborazioni di Ismea su dati Niq, infatti, per i prodotti ittici nel primo trimestre 2023 è tornata a crescere la spesa, trainata dal prodotto fresco che era stato il più penalizzato nella scorsa stagione. La categoria del fresco, che pesa in valore sul comparto per oltre il 50%, è l’unica a registrare un recupero dei volumi con un incremento dell’1,7% che, associato all’incremento dei prezzi, fa crescere la spesa del 6,7%. Cresce anche il consumo di pesce allevato. Lo dimostrano i dati di una recente ricerca svolta da Api (Associazione Piscicoltori Italiani) che ha registrato un incremento del consumo di pesce negli italiani arrivando a 29 Kg pro capite nell’anno 2022, con una produzione ittica del solo pesce allevato pari a 53.900 tonnellate.
Un consumo pro capite che raggiunge il suo picco nella stagione estiva per le sue caratteristiche nutrizionali. E qualità e freschezza, soprattutto nei mesi più caldi, devono essere garantite fino alla destinazione finale, con l'avvertenza che le migliori condizioni di conservazione devono essere preservate fino al momento in cui il prodotto viene consumato, ponendo maggiore attenzione anche dopo l’acquisto del pesce.
“È necessario prestare attenzione alla conservazione dei prodotti dopo averli acquistati” commenta Sirio Fiorese, Dottore Veterinario responsabile qualità e sicurezza all’interno dell’azienda bergamasca Orobica Pesca. “Buste termiche e siberini vengono in nostro soccorso ed è bene utilizzarli soprattutto nei mesi estivi per garantire al pesce la giusta conservazione. In modo particolare per quei prodotti ittici che verranno consumati crudi e per quelle specie (come tonni, tonnetti, sgombri, alici e aringhe), che a seguito di interruzioni della catena del freddo possono sviluppare naturalmente istamina, una tossina che potrebbe causare delle reazioni simil-allergiche dopo averli assunti. E’ bene ricordare che questa tossina resiste anche alla cottura, è quindi fondamentale conservare correttamente questi prodotti e consumarli in tempi brevi”.
Orobica Pesca arriva, nei giorni estivi, a mobilitare quotidianamente 4.800 Kg di prodotti freschi ai quali si aggiungono 3.600 Kg di prodotti congelati, destinati alla ristorazione e al consumatore finale, garantendo qualità e freschezza del prodotto in ogni fase della filiera grazie a celle refrigerate con termoregistrazione computerizzata, sistemi di allarme automatici e una rete di distribuzione capillare con i mezzi di trasporto refrigerati dedicati.
EFA News - European Food Agency