Pubblicità ingannevole: Taco Bell citata in giudizio
La celebre catena americana con l'accusa di offrire quantità di cibo ridotte rispetto alle aspettative
Una causa legale che rischia di mandare nella polvere uno dei più rinomati fast food d'oltreoceano. Taco Bell è nei guai per un causa intentata da un cliente che l'accusa di fornire prodotti molto meno abbondanti rispetto alle quantità pubblicizzate. Per l'esattezza, la class action intrapresa contro il gruppo nel distretto orientale di New York, segnala una quantità di manzo nel Crunchwrap e nella pizza messicana non corrispondente a quella visibile nei menù.
In un locale a Ridgewood (New York), il 20 settembre 2022, il querelante Frank Siragusa aveva acquistato una pizza messicana, che, a suo dire, avrebbe contenuto "circa la metà del ripieno di manzo e fagioli che si aspettava". "Le azioni di Taco Bell sono particolarmente preoccupanti ora che l'inflazione, il cibo e i prezzi della carne sono molto alti e parecchi consumatori, in particolare quelli a basso reddito, stanno soffrendo nel farsi i conti in tasca", si legge nel verbale.
L'accusa ha mostrato, l'une affianco alle altre, le immagini promozionali di prodotti come Crunchwrap Supreme, Grande Crunchwrap e Mexican Pizza, e le foto della quantità acquistata dal querelante, molto meno consistente rispetto a quella pubblicizzata.
"La promessa di una grande porzione di cibo fatta da Taco Bell sta anche facendo sì che i consumatori ordinino dai ristoranti di Taco Bell e facciano acquisti che altrimenti non avrebbero fatto", afferma la causa. La deposizione include la richiesta per un processo con giuria, esigendo danni "per un importo secondo le prove al processo" e chiedendo che Taco Bell corregga la sua pratica "ingannevole" o smetta di vendere le voci di menù contestate.
I promotori della class action (cui può aderire chiunque abbia acquistato da Taco Bell tra il 31 luglio 2020 e la data della deposizione finale) hanno chiesto un risarcimento pari a 5 milioni di dollari per "pratiche commerciali sleali e ingannevoli”. Al momento Taco Bell non ha commentato la vicenda, né ha risposto alle domande rivolte dalle numerose testate interessate.
EFA News - European Food Agency